Fisco, l'analisi della Cgia: "Controllati 43milioni di contribuenti ma l'evasione è di 84miliardi"

L’analisi della Cgia sull’evasione fiscale in Italia certifica: "L'evasione si attesta a 83,6 miliardi di euro, nonostante 190 banche dati che controllano i 43,3 milioni di contribuenti italiani".

Fisco, l'analisi della Cgia: "Controllati 43milioni di contribuenti ma l'evasione è di 84miliardi"
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Sull’evasione fiscale in Italia abbiamo un dato negativo e un segnale positivo. Se da un lato, “in Italia il livello di evasione fiscale resta altissimo, intorno agli 84 miliardi di euro l'anno", dall’altro, invece, "la nostra Amministrazione Finanziaria disponga di 190 banche dati collegate digitalmente tra loro, archivi che raccolgono un numero incredibile di informazioni fiscali che se opportunamente incrociati tra loro potrebbero determinare con grande precisione la fedeltà fiscale di ognuno dei 43,3 milioni di contribuenti italiani". Ad analizzare questa duplice realtà è la Cgia di Mestre, la Confederazione Generale Italiana dell’Artigianato.

Questo doppio standard di analisi rappresenta un campanello d'allarme per il presente ma, allo stesso tempo, una grande speranza per il futuro. L’evasione nel 2021 – spiega l’analisi - risultava pari a 83,6 miliardi di euro, di cui 73,2 miliardi di mancate entrate tributarie e 10,4 miliardi di mancate entrate contributive. Il dato è sceso del 3,1% rispetto al 2020, ma resta comunque molto elevato rispetto alla media europea. Eppure, a fronte di questa conclusione preoccupante, l'analisi della Cgia ci spiega che il Fisco italiano dispone di 190 banche dati collegate digitalmente tra loro, che non solo contengono un’enorme quantità di informazioni fiscali che se usate nel modo giusto potrebbero determinare con grande precisione la fedeltà fiscale di ognuno dei 43,3 milioni di contribuenti italiani".

Nel dettaglio, stando ai dati rielaborati dal ministero dell’Economia e delle Finanze, l’evasione fiscale in Italia si attesta a quota 83,6 miliardi di euro. Un dato che fa riferimento al 2021, l’ultimo anno per cui i dati sono disponibili. L’ufficio studi della Cgia però ha approfondito questo dato, cercando di capire quali sono i territori più fedeli al Fisco e quali invece quelli che fanno registrare i livelli più elevati di evasione fiscale. Il risultato? È presto detto: in termini assoluti il mancato gettito interessa le regioni più popolate che sono anche quelle dove la concentrazione delle attività economiche è maggiore – come la Lombardia con 13,6 miliardi di euro di mancato gettito, il Lazio con 9,1, la Campania con 7,8 e il Veneto con 6,5.

In termini percentuali - ottenuti grazie al rapporto tra l’importo evaso ogni 100 euro di gettito tributario incassato - emerge, invece, che la propensione all'evasione investe soprattutto le regioni del Mezzogiorno. Infatti, in Calabria è al 18,4 per cento, in Campania al 17,2, in Puglia al 16,8 e in Sicilia al 16,5. I territori più fedeli al fisco rimangono la Provincia Autonoma di Trento con una stima dell’evasione dell’8,6 per cento, la Lombardia con l’8 per cento e la Provincia Autonoma di Bolzano con il 7,7 per cento. Con una media nazionale pari al 11,2 per cento. Complessivamente, rivela l’analisi della Cgia, l’Italia conta 43,3 milioni di contribuenti. Di questi, 42 milioni sono persone fisiche e 1,3 milioni sono persone giuridiche.

Delle 107 province monitorate dall’ufficio studi di Mestre, è Roma a presentare il più alto numero di contribuenti Irpef: 2,9 milioni di persone. A seguire ci sono Milano (2,4 milioni), Torino e Napoli (entrambe con 1,6 milioni di contribuenti).

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