Famiglie: tutte le agevolazioni previste per il 2025

La scelta di avere un figlio implica un significativo impegno economico, per questo lo Stato offre diverse misure di sostegno. Vediamo quali rimarranno valide il prossimo anno

Famiglie: tutte le agevolazioni previste per il 2025
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L'Italia, lo sappiamo, registra ormai da tempo un calo demografico significativo, con quasi 200.000 nascite in meno negli ultimi 15 anni, con un picco nel 2008 che ha segnato l’inizio di una costante diminuzione della natalità. Negli ultimi anni, soprattutto a fronte della denatalità e delle crescenti difficoltà economiche, si è cercato di sostenere i genitori con figli con varie misure. Ma cosa possiamo aspettarci per il 2025? Ecco una panoramica di ciò che sarà confermato.

Assegno unico e universale

Tra i sostegni principali, l'assegno unico e universale per i figli è il più noto. Si tratta di un aiuto strutturale, non una tantum, erogato ai genitori con figli fino a 21 anni, senza limiti di età per i figli disabili. L'importo varia in base all'Isee, con una maggiorazione del 50% per il terzo figlio e per i figli fino a un anno. La domanda va presentata all'Inps.

“Bonus mamme” in busta paga

Introdotto nel 2023, questo beneficio in realtà non è un vero e proprio bonus, ma uno sgravio contributivo per le madri con almeno due figli (fino ai 10 anni) o tre figli (fino ai 18 anni). Lo sgravio, che può arrivare fino a 3.000 euro annui suddivisi mensilmente, è valido fino al 2026 e può essere richiesto al datore di lavoro, sia nella Pubblica Amministrazione, sia nel settore privato.

Assegno di maternità da parte dei comuni

L’assegno di maternità è un contributo assistenziale erogato dai comuni e pagato dall'Inps. Spetta alle madri che non percepiscono altre indennità di maternità. L'importo è di 404,17 euro mensili per cinque mesi, riservato a chi ha un Isee inferiore a 20.221,13 euro. La domanda va presentata entro sei mesi dalla nascita del bambino o, in caso di adozione o affido, dall’effettivo ingresso in famiglia del minore adottato o in affido preadottivo, al comune di residenza, che dovrà verificare i requisiti per erogare la prestazione.

Bonus asilo nido

Il bonus asilo nido è riservato alle famiglie con bambini sotto i 3 anni e copre, totalmente o parzialmente, le spese per l'asilo o per l'assistenza domiciliare. Il sostegno corrisponde a un rimborso totale o parziale della spesa sostenuta per l’iscrizione all’asilo nido e la retta mensile. L'importo varia in base al reddito familiare e nel 2024 è stato potenziato per i figli successivi al primo (solo se nati nel 2024), con un incremento di 600 euro purché nel nucleo sia presente almeno un figlio al di sotto dei 10 anni.

Detrazioni fiscali per le spese dei figli

Le spese sostenute per i figli possono essere detratte al 19%. Tra le principali detrazioni vi sono quelle scolastiche (per l’istruzione di ogni ordine e grado, comprese quelle per gite scolastiche e mensa), e quelle universitarie con importo della detrazione variabile in base a zona di residenza e settore di studi, e ancora, per attività sportive (per figli con età tra 5 e 18 anni), abbonamenti a trasporti pubblici e spese sanitarie.

Bonus libri di testo

Gestito a livello regionale, il bonus per i libri di testo può arrivare fino a 500 euro per figlio, per sostenere le famiglie con figli che frequentano le scuole medie e superiori. Per capire se si possiedono i requisiti necessari, bisogna consultare i bandi della propria Regione di residenza. Le richieste vengono poi raccolte dai Comuni, che si occuperanno di erogare il beneficio.

Carta del Merito e Carta Cultura

Dal 2024, queste agevolazioni hanno sostituito il Bonus 18 anni o Bonus cultura. Entrambe spendibili per formazione e cultura, offrono un credito di 500 euro, la prima (da richiedere nel 2024) spettante ai nati nel 2005 appartenenti a un nucleo familiare con Isee inferiore a 35.000 euro e la seconda per chi ha ottenuto il massimo dei voti alla maturità 2023/2024.

Bonus musica

Pensato per promuovere l’educazione musicale tra i giovani, l'incentivo consente di detrarre il 19% delle spese per i corsi di musica, cori e bande riconosciute dallo Stato. Il limite massimo è di 1.000 euro per figlio a carico tra i 5 e i 18 anni, con un reddito familiare inferiore a 36.

000 euro, e si applica sia alle spese annuali che a quelle cumulate nel corso dell’anno. Per questa agevolazione non è necessario presentare domanda specifica: viene riconosciuta automaticamente al momento della dichiarazione dei redditi, ma i pagamenti per le spese effettuate devono essere tracciabili.

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