Gas, in sei mesi aumenti del 12% sul mercato libero: le cause dell’impennata dei prezzi

Chi attiva oggi una fornitura a prezzo variabile dovrà quindi affrontare un incremento di circa 190 euro all’anno

Gas, in sei mesi aumenti del 12% sul mercato libero: le cause dell’impennata dei prezzi
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Le bollette del gas continuano a pesare sempre di più sulle famiglie italiane. Le offerte per le forniture di gas sul mercato libero registrano aumenti consistenti, con un rialzo medio del 12,5% per i contratti a prezzo variabile nelle principali città italiane rispetto a sei mesi fa. A lanciare l’allarme è Assium, l’Associazione Italiana degli Utility Manager, che ha pubblicato un report basato sui dati aggiornati di novembre, prendendo in esame le tariffe attive sul portale dell’Arera e Acquirente Unico.

Le offerte migliori

Considerando un contratto prezzo variabile, la migliore offerta disponibile sul mercato libero è aumentata mediamente del 12,5% rispetto a sei mesi fa, con incrementi regionali che variano dall’11,3% a Palermo fino al 13,5% a Trento. Questo si traduce in una bolletta media annua nelle principali città italiane di circa 1.697 euro, contro i 1.508 euro di maggio scorso. Chi attiva oggi una fornitura a prezzo variabile dovrà quindi affrontare un incremento di circa 190 euro all’anno. Considerando le opzioni a prezzo fisso, per una famiglia con un consumo medio annuo di 1.400 metri cubi, la spesa varia da un minimo di 1.618 euro all’anno a Milano, Trento e Trieste fino a un massimo di 1.825 euro a Roma. Rispetto a maggio 2024, l’aumento medio per la migliore offerta fissa si aggira intorno al 6,17%, con Napoli che registra il rincaro più contenuto (+4,49%) e Milano, Trento e Trieste quello più alto (+6,6%). Questo si traduce in un aumento annuo medio di circa 100 euro per utenza.

L’incremento della spesa

Se confrontata con sei mesi fa, la spesa per chi attiva una fornitura oggi è cresciuta dell’8,43% per il prezzo fisso, con un incremento annuo di circa 57 euro, e del 7,5% per il prezzo variabile, con un aumento di circa 51 euro. Rispetto al mercato tutelato, riservato ai clienti vulnerabili, queste offerte comportano un costo aggiuntivo di circa 100 euro all’anno per utenza. Nel mercato libero dell’energia elettrica si osserva una crescente omogeneità delle tariffe su scala nazionale. Come rilevato da Assium, l’offerta migliore oggi disponibile sul portale Arera è uniforme in tutte le città italiane, con condizioni standardizzate. Per una famiglia tipo, con una potenza di 3 kW e un consumo di 2.700 kWh annui, il costo medio della bolletta si aggira sui 735,08 euro per il prezzo fisso, e scende leggermente a 732,51 euro per il prezzo variabile.

Sul tema il presidente Assium, Federico Bevilacqua ha affermato: “Come prevedibile in vista dell’inverno e della maggiore domanda di energia da parte delle famiglie durante i mesi freddi, le offerte commerciali registrano sensibili rialzi delle tariffe proposte al pubblico come effetto degli aumenti dei prezzi sui mercati. La conseguenza è che chi oggi passa al mercato libero o decide di cambiare fornitore va incontro a condizioni economiche meno convenienti e dovrà mettere mano al portafogli”.

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