Generali chiude la fase dello shopping

Il gruppo: «Per ora stop acquisti». L’utile sale a 1,1 miliardi, ma Piazza Affari resta fredda

Generali chiude la fase dello shopping
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Generali supera le attese medie del mercato e mette in cascina 1,1 miliardi di utili nel primo trimestre, in crescita dell’8% senza contare gli elementi straordinari (i 193 milioni per la cessione di un complesso immobiliare a Londra). La reazione in Borsa, tuttavia, non è stata esaltante, con il titolo che è dapprima sceso bruscamente per poi risalire a -1,5% a 23,47 euro. A pesare le prese di beneficio dopo l’ascesa del titolo degli scorsi mesi e una redditività del settore Vita leggermente inferiore: a incidere (il dato è sceso di 1,79 punti percentuali al 3,94%) «le iniziative a supporto della raccolta netta in Italia, l’effetto dei più bassi tassi di interesse e un maggiore peso della Cina».

Nei primi tre mesi dell’anno, i premi lordi sono risultati in aumento a 26,4 miliardi (+21,4%), con il contributo positivo sia per quanto riguarda il Danni che il Vita. In particolare, su quest’ultimo settore la raccolta netta è stata di 2,3 miliardi guidata dalle linee puro rischio e malattia e unit-linked. Cresce anche il risultato operativo, arrivato a 1,9 miliardi (+5,5% sullo stesso periodo di un anno fa). «Nel primo trimestre prosegue la crescita del risultato operativo», ha sottolineato il direttore finanziario di Generali, Cristiano Borean. «Nel segmento Vita il gruppo ha raggiunto una raccolta netta positiva, grazie alle scelte strategiche focalizzate sulle linee puro rischio e malattia e unit-linked e grazie alle azioni commerciali implementate nel corso del 2023. Il segmento Danni beneficia inoltre del consolidamento di Liberty Seguros, un’acquisizione che sta contribuendo positivamente al profilo degli utili». Il coefficiente di solvibilità rimane elevato al 215%, rispetto al 220% registrato nel primo quarto del 2023. Cresce il patrimonio netto oltre i 30 miliardi. Sul fronte asset management, il risultato netto è di soli 60 milioni (-23,9%) perchè impattato da alcuni costi legati all’acquisizione di Conning Holdings.

Intanto il Leone ha avviato l’acquisto di azioni proprie da destinare all’esecuzione del piano di incentivazione a lungo termine del gruppo denominato «Piano LTI 2023-2025» nonchè di tutti i piani di remunerazione e incentivazione. L’operazione di buy-back ha ad oggetto l’acquisto di azioni per un massimo di 300 milioni.

Nella call con gli analisti, il cfo Borean ha chiuso la porta a nuove acquisizioni. Infatti, dopo il completamento del buyback da 500 milioni approvato dall’ultima assemblea dei soci, Generali non avrà più margini di cassa per effettuare acquisizioni.

A quel punto, ha sottolineato il direttore finanziario, «avremo 1 miliardo di buffer di liquidità che preferiamo sempre mantenere per motivi di gestione del rischio». Il gruppo guidato da Philippe Donnet, con il dividendo in pagamento oggi, sottolinea di aver centrato l’obiettivo del piano con 5,5 miliardi distribuiti ai soci.

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