Imu 2024: chi deve pagarla e chi è esente

Ecco alcuni casi in cui si è esenti dal pagamento dell’imposta o si può avere una riduzione

Imu 2024: chi deve pagarla e chi è esente
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Il 17 giugno si avvicina e con questa data anche la scadenza del pagamento della prima rata dell’Imu (imposta municipale propria), cioè il tributo che i proprietari di una “seconda casa” o di un’abitazione di “lusso” sono tenuti a pagare.

In un precedente articolo de IlGiornale.It, abbiamo anticipato molti degli aspetti fondamentali di questo tributo, ma occorre evidenziare che ci sono casi in cui si può essere esentati dal pagamento o vigono delle situazioni particolari che comportano la riduzione.

Vediamo quali

Casi di esenzione

Come detto più volte l’'Imu è dovuta sulla seconda casa, ma qualora sussistano situazioni particolari può scattare l’esenzione.

Il primo caso è quando due coniugi hanno fissato la propria residenza in immobili diversi. In questo caso, pur risultato entrambi titolari di seconda abitazione, scatta l’esenzione ma occorre che ci sia una motivazione precisa che riguarda l’esigenza di una diversa dimora per ragioni di lavoro. Deve essere dimostrato che ognuno dei coniugi viva abitualmente nella propria casa e pertanto, le utenze devono risultare come prima casa.

Una seconda fattispecie in cui non si è tenuti al pagamento dell’Imu è quando la casa familiare è in uso al genitore che ha in affido un figlio; anche in questo caso scatta l’esenzione.

Altro caso in cui non occorre effettuare il versamento è quanto l’immobile è stato dichiarato dal comune in cui si trova, inagibile o inabitabile; qualora non vi sia questa dichiarazione è possibile comunque richiedere una riduzione nell’ordine del 50% dell’imposta complessiva.

Inoltre, in alcuni casi possono essere esclusi dal pagamento Imu le persone anziane o disabili, qualora siano in modo permanente o in lunga degenza in una struttura sanitaria; per questa fattispecie, però, occorre verificare il regolamento comunale sull’Imposta per capire se sussistono i requisiti.

Infine, secondo quanto previsto dalla legge di bilancio 2023 è prevista una esenzione totale dal pagamento dell'Imu qualora la casa sia stata occupata e il proprietario abbia presentato denuncia.

Riduzioni sull’Imu

Per quanto riguarda la riduzione dell’imposta da versare, una prima fattispecie riguarda immobili di interesse storico e artistico. In questo caso, secondo quanto previsto dall’articolo 10 del Disegno di legge n. 42 del 2004, vige una riduzione del 50% ma per ottenerla il diretto interessato deve presentare, entro il 30 giungo dell’anno successivo rispetto al periodo di calcolo dell’imposta, apposita richiesta al comune in cui è situato l’immobile.

La riduzione del 50% vale anche per gli immobili dati in comodato d’uso a genitori o figli ma solo nel caso in cui l’abitazione sia adibita ad abitazione principale.

Un’ulteriore riduzione riguarda gli immobili in affitto; in questo caso

la riduzione dell’Imu è del 75% ma l’immobile deve essere locato a canone concordato.

Infine, è prevista una riduzione dell’importo dovuto pari al 50% per le pensionate e i pensionati residenti all’estero.

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