Una recente decisione della Corte di Cassazione potrebbe stravolgere l'ambito dei risarcimenti in caso di incidenti automobilistici con danni particolarmente gravi o nei quali sono coinvolte vetture datate. Una situazione che peraltro, vista la vetustà del parco auto circolante nel nostro Paese (età media di 12 anni e 6 mesi) si viene a verificare piuttosto spesso.
Si fa riferimento, nello specifico, alla sentenza 10686/23 della terza sezione civile, in cui è stato sancito il divieto per le compagnie assicurative di rifiutarsi di erogare il risarcimento danni nel caso in cui questa risulti essere la volontà dell'automobilista. Generalmente le assicurazioni spingono i propri clienti a rottamare il mezzo in caso di incidente, qualora il costo delle riparazioni superi il valore commerciale della vettura. Secondo quanto deciso dalla Cassazione, le compagnie non potranno opporre un veto nel caso in cui l'intestatario dell'auto voglia riparare il danno riportato dal proprio mezzo a seguito di un sinistro.
La sentenza
A dare notizia della "clamorosa ordinanza pubblicata nei giorni scorsi dalla Corte di Cassazione", che "interviene a gamba tesa sul settore delle riparazioni auto, bacchettando di fatto le compagnie di assicurazioni" è Federcarrozzieri.
Ormai da tempo i giudici ritengono lecito effettuare risarcimenti per riparazioni il cui costo non supera in modo notevole il valore di mercato del mezzo, tuttavia la decisione della suprema Corte è andata oltre. In un caso in cui il danneggiato aveva richiesto"una somma pari quasi al doppio del valore del veicolo" gli Ermellini hanno infatti determinato che, pur dovendo "tener conto della necessità di non sacrificare specifiche esigenze del danneggiato a veder ripristinato il proprio mezzo, il limite per il risarcimento individuato dai giudici è che non vi sia un aumento di valore del veicolo".
Soddisfazione di Assoutenti
"Dalla Corte di Cassazione arriva un importantissimo assist in favore di milioni di automobilisti italiani che subiscono danni alle proprie autovetture a seguito di incidenti stradali", commenta con soddisfazione Assoutenti in un comunicato ufficiale, bollando come scorretta e lesiva la prassi fino ad ora seguita dalle assicurazioni.
"Finora gli automobilisti sono stati spinti dalle imprese assicuratrici a rottamare la propria vettura quando i costi delle riparazioni risultavano anti economici per le compagnie, poiché superiori al valore di mercato dell'auto danneggiata", dichiara il presidente Furio Truzzi. "Una prassi scorretta e lesiva dei diritti dei consumatori, costretti ad acquistare una nuova vettura pur potendo riparare quella incidentata".
"Ora la Cassazione mette fine a questa politica assurda delle compagnie di assicurazioni e, dunque, gli automobilisti potranno a buon diritto riparare l'auto anche se la
compagnia sostiene che ha un valore commerciale troppo basso", conclude Truzzi,"evitando di ricorrere alla rottamazione e sostenere l'onere, sempre più impegnativo, di dover acquistare una nuova automobile".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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