L’Italia è scomparsa sotto gli aerei. Ecco cosa è successo

Venerdì 19 luglio 2024 è stato raggiunto il record: ammontano infatti a 275.690 gli aeroplani che hanno volato sul Belpaese

L’Italia è scomparsa sotto gli aerei. Ecco cosa è successo
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L’Italia scompare sotto gli aerei. Una nuvola di aeroplani il 14 agosto 2024 ha coperto il Belpaese. Nel mese di luglio, invece, è stato battuto il record di voli in un solo giorno, in totale sono 275.690 quelli registrati secondo Flightradar24. Questo picco di attività aerea ha causato una significativa emissione di anidride carbonica. Ecco cosa è successo.

Il record

Un’Italia coperta da aerei, questo lo scenario estivo. Il 25 luglio 2019 i voli civili in una sola giornata furono 230.409 con una media giornaliera di 188.901 voli. Venerdì 19 luglio 2024 è stato raggiunto il record: ammontano infatti a 275.690 gli aeroplani che hanno volato sul Belpaese. Come si può vedere dall’immagine riportata qui sotto, spesso le rotte degli aerei si incrociano, questo è possibile grazie alle quote diverse che vengono indicate ai piloti. Per quanto riguarda i voli si intendono quelli commerciali, passeggeri, privati e di emergenza. Nella statistica non sono inclusi gli aerei militari, salvo che non si tratti di aerovie civili. Bisogna poi specificare che l’Ucraina, la Bielorussia e una parte di Russia non sono state sorvolate a causa della guerra e delle tensioni geopolitiche. Anche Iraq, Siria, Israele e Libano non hanno registrato un flusso di voli per i medesimi motivi.

Aerei traffico


L’inquinamento

Sicuramente questa situazione fa pensare a un livello di inquinamento molto alto, ma come spiega l’organizzazione Transport&Environment, bisogna comunque osservare i dati. Dal 2023 sono 6,7 milioni i voli partiti nel 2023 dagli aeroporti Ue con un’emissione di 164,85 milioni di tonnellate di anidride carbonica. In questi dati sono inclusi anche i processi di decollo, dove il consumo di carburante aumenta notevolmente. Una tonnellata di Co2 è circa la quantità che sei alberi adulti sono in grado di assorbire in un anno. Considerando che un aereo emette 66 grammi di Co2 per passeggero ogni chilometro percorso, rispetto ai 87-89 grammi delle auto ibride e ai 167 grammi delle vetture diesel. In Europa, il trasporto stradale contribuisce al 71,7% delle emissioni di Co2, mentre gli aerei solo al 13,4%, equivalente alle emissioni annuali di 80 milioni di auto a benzina, il doppio di quelle presenti in Italia.

I ricavi

Numeri importanti anche in termini di ricavi. Enav, fornitore in esclusiva di servizi alla navigazione aerea civile, ha chiuso i primi tre mesi dell'anno con ricavi totali che ammontano 193,6 milioni di euro.

È stato registrato un incremento del 9,5% rispetto allo stesso periodo nel 2023. In quanto al risultato netto è stato negativo per 13,8 milioni, ma comunque con un miglioramento rispetto al primo trimestre 2023 dove la perdita è stata registrata a 21,8 milioni.

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