In un solo anno sono cresciuti del 35,6% i contratti di produttività che sono stati depositati al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: i numeri compresi fra il 1° gennaio 2023 e il 25 settembre scorso non mentono: sono 8.050 i contratti contro i 5.935 dello stesso periodo dell'anno scorso. Il "picco" maggiore si è avuto tra maggio e luglio.
Quanti sono i lavoratori coinvolti
Nel dettaglio, come spiega il ministero, i beneficiari che possiedono questa tipologia di contratto è pari a un milione e 691mila persone (1.691.239): per ognuno di questi lavoratori c'è un premio annuale di quasi mille e seicento euro ( 1.595,25 euro) alla quale cifra viene applicata un'aliquota per l'imposta sostitutiva pari al 5%. La scelta va in direzione di un aumento della produttività che il governo ha declinato sulla tassazione prevista per sui premi e le cifre erogate nel 2023 con la Legge di Bilancio tramite "un taglio orizzontale rispetto al 10% previsto dalla Manovra 2016 di cui la rilevazione del deposito telematico dei contratti aziendali e territoriali rende evidenti gli effetti", hanno spiegato gli esperti.
Le aziende che si occupano dei servizi sono le più attive circa questa tipologia contrattuale con un aumento del 47,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. È aumentato di quasi il 44% anche il numero dei contratti depositati che si occupano di ottenere obiettivi specifici nel settore agricolo anche se, rispetto ai servizi, i numeri sono ancora un po' bassi (soltanto 56 contro i 5.096 contratti sui servizi e i 2.899 del settore industriale).
Le parole del ministro Calderone
È molto soddisfatta dell'attuale situazione italiana il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone. "Di fronte all'attuale congiuntura economica è quanto mai necessario sostenere la produttività delle imprese - ha dichiarato - E farlo con strumenti attraverso cui i lavoratori, che contribuiscono a raggiungere i risultati, vedano un risultato concreto della loro attività. La detassazione sui premi di produttività va in questa direzione e i risultati raggiunti confermano la bontà dell'investimento effettuato nella scorsa legge di bilancio. Ora necessario dare continuità alla misura per permettere alla contrattazione di farne uso su più larga scala".
Disoccupazione ai minimi da 14 anni
Che il barometro dell'occupazione in Italia volga al bel tempo lo dice anche l'Istat: ad agosto c'è stato il 61,5% di occupati, vale a dire quasi 24 milioni e 600 mila persone con un lavoro sui livelli record del mese di giugno. Di conseguenza scende la disoccupazione che si attesta al 7,3%, percentuale più bassa da 14 anni a questa parte. Secondo l'Istituto ci sono circa cinquecentomila occupati in più rispetto allo scorso anno. Questi dati sono stati accolti favorevolmente dalla premier, Giorgia Meloni: "Ci incoraggiano a fare ancora di più.
Avanti così per far correre l'Italia", ha dichiarato, sottolineando come "il faro" dell'azione di governo sia "favorire le condizioni per chi crea lavoro" e dicendosi "felice della fiducia che le imprese stanno riponendo in noi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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