Nuovo bonus elettrodomestici: ecco che cosa cambia

L'incentivo si differenzia dal già noto "bonus mobili ed elettrodomestici": per cosa si potrà utilizzare e quali sono le coperture

Nuovo bonus elettrodomestici: ecco che cosa cambia
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Tra gli emendamenti presentati alla legge di Bilancio 2025 fa la sua comparsa anche una nuova misura finalizzata a incentivare la sostituzione di grandi elettrodomestici con nuovi dispositivi di classe energetica superiore. La novità inserita nel testo della Manovra, che differisce dal già noto "bonus mobili ed elettrodomestici", è stata introdotta da Alberto Luigi Gusmeroli, responsabile Fisco della Lega, presidente della commissione Attività produttive e primo firmatario dell'emendamento presentato dal Carroccio. Ecco in che cosa differiscono i due incentivi.

Bonus mobili

Il bonus mobili che conosciamo è stato già confermato anche per il prossimo anno, e prevede una detrazione Irpef pari al 50% su una spesa massima di 5mila euro per l'acquisto di mobili o grandi elettrodomestici di elevata classe energetica, ma solo nel caso in cui il la compravendita sia legata a un intervento di ristrutturazione edilizia.

Entrando più nello specifico, la misura è applicabile sia sui mobili, come ad esempio tavoli, letti o armadi, sia sui grandi elettrodomestici di uso quotidiano come frigoriferi e congelatori, che devono essere almeno di classe energetica F, lavatrici, lavastoviglie e lavasciuga, almeno di classe E, e forni, almeno di classe A. Sono compresi nella misura anche apparecchi di cottura come piastre riscaldanti elettriche o forni a microonde e apparecchi elettrici di riscaldamento, come stufe, radiatori, ventilatori elettrici o dispositivi per il condizionamento, sempre che, ovviamente, rientrino nei parametri previsti dal beneficio.

Nuovo bonus elettrodomestici

Il nuovo incentivo per i contribuenti inserito nel testo della Manovra dalla Lega non prevede invece alcun vincolo con lavori di ristrutturazione di un immobile ed è finalizzato a svecchiare il parco dei grandi elettrodomestici come ad esempio frigoriferi, lavatrici o lavastoviglie. Potranno essere sostituiti quelli obsoleti"con apparecchi a più elevata classe energetica, non inferiore alla B", spiega Gusmeroli.

La misura dovrebbe coprire il 30% delle spese sostenute dai contribuenti, con tetto fissato a 100 euro, che sale fino a 200 euro ma solo per quei nuclei familiari con Isee fino a 25mila euro all'anno. Per il momento è stato disposto lo stanziamento di un fondo da 100 milioni di euro per ogni anno che va dal 2025 fino al 2027, per cui complessivamente si parla di un contributo totale di 300 milioni di euro.

L'obiettivo, spiega Gusmeroli, è quello di"svecchiare il parco grandi elettrodomestici italiani, in gran parte vetusto".

"Il conseguente incremento dell'efficienza farà risparmiare le famiglie sul costo della bolletta (e minori consumi significa minor inquinamento)", prosegue il deputato del Carroccio, "stimolando il nostro sistema industriale con tutela dei relativi livelli occupazionali e della competitività dei diversi siti produttivi operanti nel comparto, e in ultimo supportando il settore del riciclo dei vecchi elettrodomestici, dove pure l'Italia ricopre un ruolo di leadership a livello europeo".

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