Dopo mesi di stallo l'Ue approva l'accordo Ita-Lufhtansa. Giorgetti: "Mai più aiuti di Stato"

L'approvazione è condizionata al rispetto totale delle misure correttive proposte da Lufthansa e dal MEF

Dopo mesi di stallo l'Ue approva l'accordo Ita-Lufhtansa. Giorgetti: "Mai più aiuti di Stato"
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Via libera alle nozze tra Ita e Lufthansa. Come anticipato oggi dal Giornale in edicola la Commissione europea ha dato l'ok, in conformità con il regolamento UE sulle fusioni, al piano di acquisizione del controllo congiunto di ITA Airways da parte di Lufthansa e del Ministero dell'Economia e delle Finanze italiano. Questa approvazione è condizionata al rispetto totale delle misure correttive proposte da Lufthansa e dal Mef. L'accordo prevede che vengano rilasciati 192 slot settimanali in inverno e 204 in estate, complessivamente si tratta di 15 coppie di slot giornaliere per complessivi 30 voli in partenza e in arrivo.

La decisione

La decisione di oggi, annunciata in una nota della Commissione Europea, arriva dopo un'indagine approfondita sull'operazione proposta, che ha incluso anche l'invio di una comunicazione delle obiezioni. Lufthansa e ITA gestiscono un'ampia rete di rotte dai loro rispettivi hub in Austria, Belgio, Germania, Svizzera e Italia. Le loro attività sono per lo più complementari, poiché operano da diversi hub rispettivamente nell'Europa centrale e in Italia. Lufthansa è inoltre parte di joint venture con United Airlines e Air Canada per le rotte transatlantiche e con All Nippon Airways per le rotte verso il Giappone. Sebbene ITA stia ottenendo buoni risultati, la sua sostenibilità a lungo termine come vettore autonomo sarebbe rimasta altamente incerta senza questa operazione.

L'acquisizione

Il colosso dei cieli tedesco acquisirà dall’azionista Mef una quota del 41% di Ita attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro, per poi aumentare successivamente entro il 2033 al 100% della realtà nel post Alitalia per un investimento totale di 829 milioni. "Ita nasce per mettere fine agli aiuti di Stato verso Alitalia, e questo di oggi è un grande risultato, perchè Ita e Lufthansa non avranno più bisogno di aiuti di Stato e non avranno più problemi di questo tipo, che appartengono al passato". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso della conferenza stampa, presso il ministero, dopo il via libera della Commissione Ue alle nozze tra Ita e Lufthansa.

Le condizioni

Le condizioni imposte dal Mef e da Lufthansa per ottenere il via libera dalle autorità europee, prevedono che italiani e tedeschi cedano tra 15 e 17 coppie di slot, ovvero i diritti di decollo e atterraggio, all'aeroporto di Milano Linate, ovvero 30-34 voli giornalieri in entrambe le direzioni. Inoltre, dovranno finalizzare un accordo con un'altra compagnia aerea che, per almeno tre anni, farà concorrenza sulle rotte intra-europee dove Ita e Lufthansa avrebbero il monopolio. La principale candidata per questo ruolo è easyJet, che potrà aprire una base operativa."Per ora il focus è far tornare Ita alla profittabilità". Così il ceo di Lufthansa Carsten Spohr ad una domanda sul brand Alitalia durante la conferenza stampa sulla fusione con Ita. "Ne parleremo in futuro", ha aggiunto poi: "L'Italia sarà meglio connessa"; il "mercato italiano è il più importante, dopo Usa". Anche Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario per l’Attuazione del programma di Governo, ha commentato: "C’è grande soddisfazione per la risoluzione di un dossier che si trascinava da decenni. L’accordo tra Ita Airways e Lufthansa è estremamente positivo, perché coniuga la tutela industriale e occupazionale della compagnia italiana con la difesa dell’interesse nazionale, garantita dalla presenza dello Stato italiano con una quota per il periodo di attuazione del piano.

Grazie al proficuo lavoro di tutti gli attori coinvolti, e in particolare dell’attuale governance di Ita Airways, l’Italia avrà d’ora in poi una compagnia con i conti in ordine e una solida prospettiva di crescita. Inoltre, i contribuenti italiani smetteranno finalmente di pagare di tasca propria inefficienze di gestioni del passato”.

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