Piscina condominiale: come funziona e quali sono le regole

Una breve guida per capire come “vivere” la piscina condominiale

Piscina condominiale: come funziona e quali sono le regole
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Non sempre la vita in condominio è facile, soprattutto quando si tratta della gestione degli spazi comuni. Così può accadere che anche la condivisione di “spazi di benessere” che dovrebbero migliorare la qualità della convivenza, come ad esempio una piscina condominiale, possono diventare motivo di “litigi” se non correttamente regolamentati.

Ma chi è il responsabile della piscina? Chi ne può usufruire? Si può decidere di costruirne una laddove ci siano gli spazi adibiti? E se si come vengono ripartite le spese?

Le domande sono tante quindi entriamo un po’ più nel dettaglio e cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta.

Chi è il responsabile e come viene regolamentata

Il responsabile della piscina è, di norma, l’amministratore di condominio che ha il compito di supervisionare il funzionamento della struttura. In assenza di amministratori sono i proprietari ad assumersi la responsabilità che prevede:

  • la redazione di un piano di controllo dell’impianto;
  • il garantirne il corretto funzionamento e il rispetto delle norme igenico-sanitarie (piscina condominiale è assimilabile ad una piscina pubblica);
  • la nomina di un addetto alla piscina.

Ogni condominio deve dotarsi di un regolamento interno che, di norma, deve favorire una condotta comportamentale identica tra i condomini secondo il principio che tutti possano usufruirne nella medesima misura. Qualora non fosse rispetto da qualche inquilino il regolamento e ciò avesse provocato degli incidenti, questi ne risponderanno personalmente.

È buona prassi, logicamente, quella di verificare se da parte del comune in cui si trova il condominio dotato di piscina, siano state emanate norme specifiche.

Per quanto riguarda il bagnino e/o il custode non vi è obbligo ma certamente rappresenta una soluzione ottimale, anche per motivi di sicurezza; inoltre, proprio per la sicurezza è necessario avere un kit di pronto soccorso nei malcapitati casi in cui ci sia bisogno di una prima emergenza.

Come vengono ripartite le spese

La presenza di una piscina rappresenta, certamente, un valore aggiunto sia per l’immobile che per le singole abitazioni.

Per quanto riguarda le spese di gestione e manutenzione della piscina , queste devono essere divise tra tutti i condòmini in proporzione del valore di ciascuna proprietà privata; nei fatti, dunque, si paga in base alle tabelle millesimali a prescindere dalla frequenza di utilizzo che ne farà ciascun proprietario.

Secondo quanto previsto dal codice civile all’art. 1136, la costruzione di una piscina può essere decisa in assemblea “con un numero di voti che rappresenti la maggioranza dei partecipanti al condominio e i due terzi del valore dell’edificio”.

Il regolamento, laddove sia stato

accettato all’unanimità da tutti i condòmini, potrebbe stabilire costi differenziati della piscina a carico dei proprietari, in relazione a vari aspetti tra cui, ad esempio, la vicinanza della propria abitazione alla piscina.

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