Taglio del cuneo fiscale: quali sono gli effetti sugli stipendi

Il taglio del cuneo fiscale stabilito nel Def consentirà buste paga più corpose ai redditi medio-bassi: ecco la simulazione con le nuove cifre

Taglio del cuneo fiscale: quali sono gli effetti sugli stipendi

L'approvazione del Documento di Economia e Finanza (Def) porta con sè importanti novità per i lavoratori con redditi medi-bassi che potranno usufruire del taglio del cuneo fiscale e un tesoretto di 3-4 miliardi di euro per gli aumenti di stipendi in busta paga. Questa cifra da destinare ai lavoratori è possibile grazie allo spazio dello 0,2/0,3% che si è aperto nel Bilancio e mantiene "la scelta di impegno che il Governo aveva", come ha dichiarato il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. "Un 1% del prodotto interno lordo rappresenta 20 miliardi, quindi uno 0,3% sarebbe anche di più, se vogliamo, rispetto ai tre miliardi, però d'altra parte bisogna tener conto che con l'inflazione aumentano i costi complessivamente e, quindi, una parte viene dispersa perché va sugli stipendi", ha aggiunto.

Quali sono gli aumenti

Veniamo alle simulazioni sui redditi medio-bassi: il 3% di detassazione sarà applicato a chi guadagna tra 10 e 25mila euro lordi l'anno, il 2% in meno di tasse dai 27.500 euro a 35mila euro. Andando ancora di più nel dettaglio: fino ai 25mila euro si guadagneranno cifre comprese tra 19,25 e 41 euro al mese: ovvero 231 euro in più l'anno sui redditi fino a 10mila euro, 288 euro l'anno per quelli fino a 12.500 euro, 346,50 euro l'anno per i 15mila, 345,69 euro l'anno per i 17.500 euro e 395 euro in più l'anno per i redditi fino a 20mila euro. Gli aumenti più cospicui si avranno per i lavoratori che percerpiscono fino a 22.500 euro l'anno con 37 euro in più al mese e 444 euro circa l'anno; chi arriva fino a 25mila euro guadagnerà 41,15 euro in più al mese che diventano quasi 494 euro in più l'anno.

L'entrata in vigore

Come ricorda Repubblica, aumenti in busta paga anche per i redditi detassati al 2% (da 27.500 euro fino a 35mila euro) con aumenti mensili compresi tra 30 e 32 euro e annuali fra 362 e 395 euro. Il nuovo intervento deciso dal governo andrà a coprire i mesi che vanno dal maggio fino a dicembre 2023. Il taglio del cuneo fiscale, quindi, entrerà in vigore sin dal prossimo mese e si protrarrà per tutto l'anno in corso.

"Promessa mantenuta"

L'esecutivo sottolinea la promessa mantenuta in sede di campagna elettorale: "per il governo è sempre stata la via maestra per contribuire alla crescita dei salari", ha affermato in una nota Lucia Albano, Sottosegretario all'Economia e Finanze, aggiungendo che il Def "conferma l'impronta responsabile e prudenziale della Legge di Bilancio varata dal governo a dicembre.

L'Italia cresce e ci sono margini di finanza per rispondere alle grandi sfide. Tre miliardi di euro verrano impiegati per tagliare le tasse a carico dei lavoratori dipendenti con dei redditi medio-bassi, tutelando il potere d'acquisto dei contribuenti messo a repentaglio dall'inflazione.

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