Truffa via email: attenzione al finto rimborso dal Ministero della Salute

L'inganno è già stato segnalato da diversi utenti sui social, in particolare sulla piattaforma X, dove alcuni hanno condiviso gli screenshot della mail

Truffa via email: attenzione al finto rimborso dal Ministero della Salute
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Sta circolando in queste ore una nuova truffa informatica, confezionata in modo da sembrare una comunicazione ufficiale del Ministero della Salute. Si tratta di una falsa email che promette un rimborso per un presunto pagamento in eccesso al Servizio sanitario nazionale. L’inganno si presenta in modo credibile, con tanto di logo istituzionale, oggetto rassicurante e linguaggio burocratico.

La truffa

Il testo del messaggio informa il destinatario che, a seguito di una verifica contabile, sarebbero stati rilevati due versamenti superiori al dovuto. Per questo motivo, si leggerebbe nella comunicazione, spetterebbe un rimborso di 234,40 euro. Una cifra credibile, pensata per non insospettire. Il vero obiettivo dei truffatori, però, è quello di spingere la vittima a cliccare su un link contenuto nella mail. Lì viene richiesto di fornire dati personali e bancari, con la promessa che tutto sarà trattato nel rispetto delle normative sulla privacy. Una rassicurazione che serve solo a mascherare il raggiro.

L'inganno

La truffa è già stata segnalata da diversi utenti sui social, in particolare sulla piattaforma X, dove alcuni hanno condiviso gli screenshot della mail per avvisare gli altri. Il Ministero della Salute, informato della vicenda, si è subito attivato. Presto sarà pubblicato un avviso ufficiale sui canali istituzionali per mettere in guardia i cittadini. Intanto, è già partita la segnalazione ai carabinieri del Nas, che si occuperanno degli accertamenti del caso.

Come difendersi

In questi casi è fondamentale prestare attenzione a ogni dettaglio. Le mail ufficiali del Ministero provengono da indirizzi verificabili e non contengono mai link che chiedono di inserire informazioni sensibili. Se si riceve una comunicazione sospetta, il consiglio è quello di non cliccare su nulla, non fornire dati personali e verificare l’attendibilità della notizia sui siti istituzionali. Anche una telefonata al medico di base o alla propria ASL può essere utile per chiarire i dubbi. Segnalare l’accaduto alla Polizia Postale è un altro passo importante per aiutare a fermare la catena della truffa.

L'apparenza dell'autorevolezza

Ancora una volta, i criminali informatici sfruttano l’apparenza di autorevolezza per ottenere la fiducia delle persone.

In un momento in cui si parla spesso di sanità e rimborsi, messaggi come questo rischiano di essere creduti. La prudenza, però, resta il miglior alleato per difendersi: prima di agire, è sempre meglio fermarsi, riflettere e verificare.

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