La Clerici: "La mia vittoria di donna sola sul palco"

La conduttrice si gode il successo del suo Festival: "Nessuno ci scommetteva, invece ce l’ho fatta perché la gente ha capito che sono spontanea e non fingo. Ho preso la metà di Bonolis e Baudo? Batterò cassa"

La Clerici: "La mia vittoria di donna sola sul palco"

nostro inviato a Sanremo

Che fa una donna di 46 anni nel momento del più grande successo possibile per una star televisiva italiana? Dedica la vittoria al suo uomo, Eddy Martens. Di tredici anni più giovane, di colore mulatto, conosciuto in un villaggio turistico di Marrakech, padre della sua bimba e su cui si sono sprecate le ironie di ragazzo mantenuto scelto solo per quella cosa lì. Lei, Antonella Clerici, affrontando a viso aperto le critiche acide, prima fra tutte quella di averlo scritturato tra i suoi autori, lo ringrazia pubblicamente per aver contribuito al successo del Festival.
Ma cominciamo dal lato gioioso: Antonella, oggi lei festeggia il successo di Sanremo, con ascolti altissimi nonostante le previsioni più funeste...
«È stato un Festival condotto da una donna sola sul palco, per questo nessuno ci scommetteva, c’è ancora molto pregiudizio nei confronti del sesso femminile. Un motivo in più per essere felice».
Cosa ha convinto di lei?
«La gente ha capito che io sono proprio così, autentica, spontanea, non fingo».
La cosa più bella.
«Il grande affiatamento tra la squadra di autori e la dirigenza, mai un momento di screzio».
Il momento più emozionate.
«Il contatto con la gente che mi ferma per strada, mi vuole toccare, fare i complimenti».
La cosa peggiore.
«La stanchezza, le ore di trucco».
I gesti scaramantici.
«La brioche inzuppata nel gelato e il caffè prima di entrare in scena».
Le critiche più feroci.
«Non le leggo, non mi interessano, si vede che certe persone che scrivono non mi conoscono proprio».
Bonolis, che lei ha battuto come ascolti, mostra nervosismo sostenendo che le due edizioni non sono confrontabili...
«Paolo è un mio grande amico, l’anno scorso ha fatto un Festival bellissimo e nessuno mi farà litigare con lui. Il mio Sanremo è la continuazione del suo».
Lei è stata pagata 500mila euro, la metà di Baudo e Bonolis. Sempre perché è una donna?
«Forse sì, ma ricordiamo che sono un’artista cresciuta in casa e la Rai deve risparmiare. Ora batterò cassa...».
Così si comprerà degli abiti più belli di quelli che ha scelto...
«A me piacevano, tutti sberluccinati. Lo so, il seno a volte non ci stava dentro. Ma dovevo cambiarli rispetto a quelli larghi e vaporosi del 2005 (quando condusse in coppia con Bonolis)».
Torniamo a Eddy. Con i complimenti pubblici alza la palla a chi ama ridicolizzarla...
«Non importa. Voglio solo attribuirgli i suoi meriti, è stato costretto a rimanere in seconda fila perché bersagliato dai giornali».
Qual è stato il suo contributo al Festival?
«È giovane, è avanti e ha la capacità di relazionarsi con un mondo che io non conoscevo. Mi ha dato idee che sono servite ad avvicinare i ragazzi, come l’ospitata di Bob Sinclar».
È stato pagato come autore?
«Assolutamente no, è venuto a Sanremo a titolo personale».
Si narra la leggenda che abbiate fatto l’amore tutte le sere e che questo abbia contribuito alla sua brillantezza...
«Ma va! Anzi questo è stato il lato peggiore del Festival: non s’è battuto chiodo perché eravamo troppo stanchi».
Proprio oggi sua figlia Maelle compie un anno, anche a lei dedica il successo?
«Certo. E quando sarà grande le racconterò che è stato anche merito suo e della forza che mi dà».
Ha scritto un libro («Aspettando te») per raccontare la sua esperienza di madre e le difficoltà per riuscire a restare incinta...
«E spero che lo leggano in molti, non perché sono vanitosa ma per condividere la mia esperienza con quella di molte altre donne che vogliano avere figli in età matura».
Adesso è diventata il simbolo di una donna moderna e libera che ce la fa senza usare le scorciatoie facili di certe ragazzone che finiscono nelle inchieste giudiziarie...
«E ne sono molto contenta. Arrivare al successo può anche essere facile, il difficile è rimanerci, in quel caso ci vuole il talento».
Adesso cosa dice a chi, dopo la gravidanza, le ha tolto «La Prova del cuoco»?
«Che è stato deciso da un uomo... (si riferisce all’ex direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce)».
Sembra che gliela ridaranno a settembre...
«Speriamo».
Si dice che per l’autunno abbia in mente uno show sui talenti per rendere la pariglia a Mediaset che ha realizzato «Io canto» copiando dal suo programma...
«Vedremo. Io vorrei fare una grande prima serata musicale.

Ovviamente non mi è piaciuta la mossa di Canale 5, però sono stati proprio furbi ad anticiparci».
Adesso «Ti lascio una canzone», che parte il 27 marzo su Raiuno è svuotato...
«Troveremo il modo di ridargli forza. Intanto ora lasciatemi un po’ riposare, vado in vacanza con Eddy e Maelle».

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