Sarà una finale inedita quella del campionato vaticano che sabato 28 maggio si giocherà sotto al Cupolone e farà da «prologo» alla grande sfida di Wembley tra Barcellona e Manchester United.
La vincitrice della quinta edizione della Clericus Cup uscirà dalla finale tra Gregoriana e Angelicum, match tra le università pontificie più antiche di Roma, che ripropone dal punto di vista cromatico il derby della capitale: giallorossi della Gregoriana contro biancoazzurri dell'Angelicum. Questo il verdetto uscito delle semifinali, concluse entrambe ai rigori dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari: la Gregoriana ha battuto i North American Martyrs e l'Angelicum ha piegato il Sedes Sapientiae.
Nella prima semifinale la Gregoriana ha dominato contro gli statunitensi ma senza riuscire a passare. E dopo un gol annullato per parte nel primo tempo, al centrafricano Pounekrozou, il Balotelli della Gregoriana, e al bomber «stars and stripes» Daniel O'Mullane, sono stati ancora una volta decisivi i calci di rigore. Merito della vittoria va anche alla «profezia» dell'attaccante barese fra Francesco Rutigliano, studente all'Universita di Piazza della Pilotta, che, poco prima del tiro decisivo dal dischetto del centrocampista del West Virginia Justin Blanc, ha «annunciato» che il rivale avrebbe colpito la traversa, e così è successo.
Senza reti anche l'altra semifinale. Dopo l'impresa fatta contro i campioni del Redemptoris Mater, al Sedes Sapientiae non è riuscito il bis con l'Angelicum: il collegio trasteverino si è però arreso solo ai rigori, dopo una strenua difesa della propria area di rigore. Nonostante i «saggi» giocassero di nuovo senza il portiere Castillo e tra i pali ci fosse il difensore ecuadoriano Joel Jacome Miranda, l'Angelicum non è riuscito a segnare. Senza i gol del bomber «Rooney» Ibarra (assente per motivi religiosi) a regalare la finale alla squadra dell'Angelicum è stato il portiere Gregorio Ansaldi, che ha parato il rigore del brasiliano Thiago Viana, da Bahia. Il talentuoso baiano ha forse risentito dei riflettori accesi su di lui da Tv Globo, il maggior network brasiliano, venuto a filmare il calcio del campionato vaticano all'ombra del Cupolone.
L'Angelicum arriva in finale proprio nel giorno della ricorrenza del suo fondatore, il Beato Giacinto Cornier. Festa più grande non poteva attendersi nel seminario di San Tommaso - dove studiò nel 1947 e 1948 anche Karol Woytjla - finalista al suo esordio nella Clericus.
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