Caldo, timori reverenziali, un pizzico di confusione tattica, mancanza di affiatamento e soprattutto netta inferiorità tecnica. Ecco gli ingredienti della sconfitta con il Milan ampiamente prevedibile nel risultato, un po' meno nella forma. E così più che la prima di campionato, l'incontro è apparso un po' come l'ultima partita del ritiro estivo, quella in cui ci si prova a misurare con una grande. Quello che è un po' mancato nella realtà, tanto che ancora una volta Gasperini lo ha sottolineato. «Nella nostra preparazione estiva, incompleta per molti a causa di infortuni - ha dichiarato il tecnico - abbiamo disputato poche partite». È mancata poi quell'intesa che i campioni d'Europa hanno mostrato anche nel tornare sul campo per stemperare i toni salutando il pubblico del Ferraris. Un gesto importante di fronte al pubblico genoano per cercare di chiudere definitivamente una delle pagine più buie della storia del calcio italiano.
Ma tornando alla partita la squadra rossoblù è stata priva di quella cattiveria che in un altro contesto, senza i significati che la partita aveva assunto per quanto successo nel '95, sarebbe senza dubbio venuta fuori nella bolgia dei 21mila abbonati. «Cercheremo di fare tesoro dei nostri errori» ha dichiarato Gasperini. E di errori, al di là della superiorità tecnica rossonera, ne sono stati commessi tanti: dai calci d'angolo a favore con futuri palloni d'oro come Kakà lasciati liberi di fuggire in contropiede a quelli contro con campioni come Ambrosini lasciati inspiegabilmente liberi di colpire di testa. Campioni che continuano a non far quadrare i conti. Negli ultimi quattro impegni con Torino (Trofeo Spagnolo), Grosseto e Ascoli (Coppa Italia) e Milan (Campionato) il Genoa ha subito undici gol, troppi anche se va ricordato che ancora una volta è scesa in campo una difesa inedita con un esordiente assoluto in serie A (Santos).
Tutti d'accordo però su un concetto: il campionato del Genoa inizia domenica prossima. «Con il Catania sarà un'altra partita» ha dichiarato Mirco Gasparetto chiamato a sostituire Marco Borriello infortunatosi a metà settimana. E quello dell'infermeria continua ad essere un capitolo pesante nell'economia della squadra allestita dal presidente Preziosi. Le condizioni dell'attaccante campano verranno valutate oggi alla ripresa degli allenamenti con un'ecografia che dovrà confermare l'assenza di lesioni muscolari. Con questo responso Borriello potrebbe tornare subito a disposizione di mister Gasperini. Dovrebbe rientrare subito in gruppo anche Gaetano De Rosa fermato prima della partita con il Milan per il riacutizzarsi dei fastidi al pube che lo avevano costretto ad una preparazione ridotta nel ritiro di Neustift. Difficile invece il recupero di Manuel Coppola, richiesto dall'Udinese, e alle prese con il trauma contusivo al polpaccio esploso addirittura all'ultima giornata dello scorso campionato con il Napoli.
Con i lungodegenti Masiello e Bovo occorrerà dunque ancora stringere i denti e aspettare tempi migliori anche perché il mercato in entrata è stato dichiarato ufficialmente chiuso con l'arrivo di Lucarelli. «Abbiamo rotto anche il salvadanaio - ha commentato il presidente rossoblù Enrico Preziosi - ora la squadra c'è. Dobbiamo attendere alcuni recuperi e saremo a posto». Tramontata così la pista che portava al centrocampista ghanese Barusso. «La Roma crede nel giocatore - ha dichiarato il procuratore del giocatore Mauro Cevoli - Non ci risulta ci sia mai stato niente di concreto».
Diverso il discorso in uscita. Adailton si è rifiutato di scendere in B con il Bologna.
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