Il colloquio Schifani risponde a Bondi: «Piena fiducia, basta fango»

«Lunga e cordiale» telefonata ieri di Renato Schifani a Sandro Bondi per esprimergli la «più sincera, profonda e convinta solidarietà, nonché la fiducia personale e politica». Il presidente del Senato ha invitato il ministro a «proseguire nel suo impegno politico e istituzionale, forte della sua storia personale che è esempio di onestà e trasparenza. Nel condividere l’inaccettabilità di uno stillicidio mediatico, che spesso espone il cittadino a inammissibili condanne preventive o a danni alla sua immagine», Schifani ha auspicato che «il recente clima di sospetti, non avvalorati da riscontri probatori da parte della magistratura, non condizioni e non avveleni il clima sociale del Paese». In precedenza, il ministro e coordinatore del Pdl Bondi aveva indirizzato una lettera al presidente della Repubblica Napolitano, al presidente del Senato stesso e al presidente del Consiglio Berlusconi.

«Sono costretto a rivolgermi ai più alti rappresentati delle istituzioni sotto l’urgenza di insinuazioni e di accuse che mi vengono formulate dai mezzi di comunicazione senza che io possa in alcun modo tutelare la mia onestà e difendermi», aveva messo nero su bianco il ministro riferendosi alla fuga di notizie su alcune testate rispetto all’inchiesta sugli appalti al G8.

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