Genova - E' gremita la Chiesa del Sacro Cuore e san Giacomo nel quartiere di Carignano per i funerali di don
Gianni Baget Bozzo, il sacerdote politologo ed editorialista del Giornale morto venerdì scorso.
Oltre agli amici e ai familiari del sacerdote, che era il viceparroco
della stessa chiesa, a dare l’addio a don Baget Bozzo sono giunte a
Genova numerose personalità politiche. Tra queste i ministri Claudio
Scajola e Sandro Bondi, il leader dell’Udc Pierferdinando Casini,
Stefania Craxi, Fabrizio Cicchitto, il presidente della Regione Liguria
Claudio Burlando.
La bara del sacerdote, coperta di fiori, è stata portata in chiesa
dalla vicina abitazione di via Corsica. Il rito funebre è officiato
dall’arcivescovo e presidente della Cei cardinale Angelo Bagnasco.
L'omelia di Bagnasco L’uomo senza anima non ha futuro "è una passione inutile". Lo ha spiegato l’arcivescovo di Genova e
presidente dellla Cei, cardinale Angelo Bagnasco, nel corso dell'omelia. "Il secolarismo diffuso -ha detto il
cardinale- che non necessariamente nega Dio in modo subdolo
spinge a vivere come se Dio non ci fosse e tutto si riducesse alla
vita terrena. Come se l’esistenza fosse solo una rapida sequenza di
giorni, un inarrestabile corsa verso il nulla. Come se la morte, come
affermava Nietzsche, fosse la nostra cupa compagna di viaggio".
"Nella luce di Dio tutto si purifica" Il cardinale Bagnasco ha anche ricordato che don Baget Bozzo
percorse anche "alcune strade in palese contrasto con la disciplina
della Chiesa, fino a dolorosi provvedimenti che la grande e
affettuosa paternità dell’arcivescovo dovette assumere e che
prontamente cessarono appena vennero meno alcune oggettive
circostanze. Spesso, recentemente, mi ha confidato il suo dolore
per avere addolorato il suo cardinale. Oggi, nella luce di Dio, tutto si
chiarisce e si purifica".
Bondi: "Punto di riferimento morale e politico" "Don Gianni aveva così a cuore
le sorti dell’Italia da soffrirne a volte personalmente". Il ministro dei
Beni culturali, Sandro Bondi, visibilmente commosso ha commentato così la
scomparsa del prelato genovese. "Posso solo dire - ha detto il ministro -
che ci mancherà e non è una frase di circostanza dire che lascerà
un vuoto per tutti coloro che, come me, lo consideravano un punto
di riferimento spirituale, morale e politico", ha concluso Bondi.
Stefania Craxi: "Le sue visite ad Hammamet" "Ho ben viva nella memoria l’immagine
delle tante volte che don Gianni è venuto a trovare mio padre,
anche ad Hammamet - ha dichiarato la sottosegretaria agli esteri
Stefania Craxi, intervenuta stamani ai funerali di don Gianni Baget
Bozzo - Non gli ha fatto mai mancare la sua solidarietà, il suo affetto,
la sua comunanza politica. Aveva capito che l’Italia sarebbe stato
un paese libero se si fosse liberata dal ciarpame ideologio, quello
comunista innanzitutto.
Il suo non era un anticomunismo viscerale, ma un anticomunismo
della ragione". "È stata - ha proseguito Stefania Craxi - l’intelligenza più lucida
che attraverso la repubblica, un uomo libero che voleva un’Italia
libera. Ha avuto fiducia in Craxi perchè vedeva in lui una persona
coraggiosa".
Cicchitto: "Perdita incolmabile" "È una perdita incolmabile; univa una grande
lucidità culturale ad una grande originalità".
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