Entra nel vivo il piano strategico di espansione di Comoli-Ferrari. La società specializzata in distribuzione di materiale elettrico, articoli per automazione, conduttori, sicurezza e illuminazione, ha comprato la concorrente milanese Gdt, realtà di punta del settore, rafforzando così la sua posizione ai vertici nazionali. Con questa acquisizione Comoli-Ferrari porta le sue filiali da 52 a 78, facendo della Lombardia la sua roccaforte e arrivando a coprire buona parte del territorio italiano, e proiettando il fatturato dai 197 milioni del 2007 ai 294 milioni attuali (+49%). «Non c'era modo migliore per festeggiare il nostro ottantesimo compleanno» commenta Giampaolo Ferrari, amministratore delegato dell'azienda fondata nel 1929 dal padre Paolo insieme a Stefano Comoli.
Nata nel 1973 a Milano, Gdt riunisce quattro aziende operanti nella distribuzione di materiale elettrico. Conta 26 sedi, di cui 17 in Lombardia e altre 9 sparse tra Val d'Aosta, Marche, Sardegna, Liguria e Piemonte. Particolarmente importante la sua posizione in Sardegna, dove detiene una quota di mercato del 13% e rappresenta la più rilevante realtà regionale. Il fatturato è pari a 91,5 milioni; i dipendenti sono 250, tutti riconfermati dalla nuova proprietà. Gli addetti Comoli-Ferrari raggiungono così quota 700, cui vanno aggiunti 50 agenti monomandatari.
L'acquisizione di Gdt segue a ruota quella di Elettroforniture Panero, società che fattura 8 milioni di euro e ha 17 dipendenti, con 3 sedi situate tra Carmagnola e Chieri (To). Ma l'azione espansiva di Comoli-Ferrari si basa, oltre che su continue operazioni di aggregazione e acquisizione, anche sulla apertura di sempre nuove sedi. In quest'ottica la società novarese ha da poco inaugurato altri 4 punti vendita a Santhià (Vc), Rodano (Mi), Genova Voltri e Caronno Pertusella (Va), radicando ulteriormente la propria presenza nel Nordovest d'Italia.
Prosegue intanto la partnership tra Comoli-Ferrari e Fincantieri. Il colosso dell'ingegneria navale del gruppo Fintecna (fatturato: 3 miliardi) ha richiesto forniture per 5 navi da crociera, 2 della Costa e 3 della Carnival. I materiali serviranno per gli allestimenti di "Costa Luminosa" e "Costa Pacifica", 13esima e 14esima nave della flotta dei noti armatori genovesi, del valore complessivo di oltre 900 milioni; di "Carnival Dream", nave da 565 milioni e 3652 passeggeri, la più grande del gruppo Usa; e di due navi della Seabourn Cruise Line, divisione Carnival specializzata in imbarcazioni di lusso di media dimensione. Il fatturato derivato solo nell'ultimo anno da questo segmento di mercato, in cui Comoli-Ferrari si conferma leader, è di 5 milioni.
L'internazionalizzazione, per Comoli-Ferrari, è un altro degli obiettivi primari. In questa chiave Giampaolo Ferrari guarda con fiducia all'intesa con Fincantieri, che ha da poco acquisito l'americana Manitowoc Marine Group, specializzata in navi militari: «I buoni rapporti esistenti con Fincantieri ci fanno intravedere la possibilità di ampliare il nostro business anche in questo settore, e di sbarcare da protagonisti in terra statunitense». Nel frattempo Comoli-Ferrari prosegue la sua annosa collaborazione con la città di Accra, in Ghana, dove sta trattando forniture di materiale elettrico per 1 milione di euro per varie infrastrutture locali.
«Queste azioni – conclude l'ad – costituiscono la nostra risposta all'attuale calo del 20% del mercato italiano, che determinerà un fatturato 2009 da 276 milioni, a fronte però di un Ebitda da 9 milioni, pari a quello 2008».
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