«Progetto Talento: ricerca, individuazione e sviluppo». Questo il titolo del seminario internazionale nel Salone d'Onore del Coni, in vista delle Olimpiadi di Londra del 2012. A dare inizio alla conferenza, il Presidente del Coni, Giovanni Petrucci, che ha sottolineato l'importanza del ruolo della scuola nella ricerca dei nuovi talenti: «Si tratta di un lavoro a tutto campo, un lavoro il cui fulcro sono i giovani. Fondamentale è il ruolo della scuola, per l'istruzione, l'educazione e la lotta all'obesità», ha spiegato. «Vorremmo che i nostri atleti fossero istruiti e ci diamo da fare affinchè l'attività sportiva si accompagni all'attività scolastica. Non sarà facile, ma ce la metteremo tutta, affinchè alle prossime Olimpiadi l'Italia possa continuare a riscuotere successo».
L'incontro è proseguito con l'intervento del Sottosegretario con delega allo Sport, l'on. Rocco Crimi: «Ringrazio tutti gli atleti, i tecnici, il presidente, che, quanto a risultati, ci hanno consentito di essere nella top ten. Il governo è sempre stato vicino al mondo dello sport, soprattutto in questo momento, cercando di non far mai mancare le risorse e penso che finora ci siamo riusciti. Per guardare avanti, dobbiamo cercare i nuovi talenti e certamente bisogna farlo tra i giovani, nel mondo della scuola. In questo senso, è stato dunque molto importante il protocollo firmato tra Sacconi e il ministero dell'istruzione». Un lavoro oneroso, ma fondamentale: «È un grande impegno, non solo bisogna scoprire i talenti, ma è poi necessario che siano ben formati. Se è vero che i tecnici formano gli atleti, è ugualmente vero che anche la scienza dello sport oggi ha una grandissima importanza, a partire da un'alimentazione corretta».
Nel progetto, trova inoltre spazio la lotta al doping: «Bisogna cercare di allargare i controlli per prevenire e combattere il doping, perchè spesso, soprattutto a livello amatoriale, si esagera con gli integratori alimentari, talvolta vera e propria anticamera del doping», ha spiegato il sottosegretario. La prima parte del seminario si è conclusa con l'intervento del Segretario Generale del Coni, Raffaele Pagnozzi, che ha approfondito il tema della ricerca di nuovi talenti.
«Quando si parla di ricerca, bisogna avere le idee chiare. Se le idee sono chiare, possono poi essere verificate e dunque possono essere anche modificate in caso di errori. E lo sport italiano ha le idee chiare. Quello del ricambio generazionale è un tema attuale, se ne discute tutti i giorni. Noi abbiamo cominciato a discuterne all'interno della commissione tecnica - ha spiegato - ne abbiamo discusso nell'ambito del seminario sullo sport di squadra. In quell'occasione, Sacchi ha giustamente ricordato che in quest'ambito bisogna formare giocatori e non solo calciatori. Ciò significa che bisogna insegnare, ovvero gestire, curare e far crescere i giovani».
Pagnozzi si è poi soffermato ad analizzare l'attualità del discorso a livello mondiale: «Il discorso è molto attuale, soprattutto se analizzato al di fuori dei nostri confini. Stiamo infatti assistendo al fenomeno di «scomparsa anticipata». Si guardi, per esempio, all'atletica leggera. Fino al 2005 si perdeva nel passaggio da junior a senior, soltanto un terzo degli atleti rimaneva a gareggiare a livelli altissimi.
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