Corniglia Gara del pesto al mortaio verso le finalissime

È stato Francesco Codelia di Riccò del Golfo, La Spezia, a vincere sabato scorso a Corniglia la prima edizione del Campionato Mondiale di Pesto al mortaio nelle Cinque Terre, che lo porta dritto alla finale di Palazzo Ducale a Genova nella primavera 2012. Un sabato di fuoco, il borgo saturo, almeno quattrocento persone, e i dieci concorrenti a giocare di polso col pestello nel mortaio, perché il basilico di Pra unisse anima e colore a pinoli, sale grosso, aglio, olio extra vergine e formaggio grattugiato. Una ricetta introdotta in anticipo dall'Associazione Palatifini per un evento voluto da Ascom e Pubblica Assistenza di Corniglia, con la supervisione di Luca Racca, genovese dirigente d'azienda rapito da quel borgo sfacciato sul mare che vuole salvare il suo Oratorio dei Disciplinati e affermarsi in una tipicità ligure. Racca, quanto a storie di pesto e campionati, s'era già dato da fare con i Lions in quel di Genova. Adesso Corniglia e la sua gente appassionata che si mette in gioco per fare eco a tanta bellezza e raccontare al mondo i suoi sapori. Non a caso al Fosso, la spettacolare terrazza dietro l'Oratorio: "Nel cuore di Corniglia-dettaglia Racca-E proprio per ristrutturare questa struttura, che risale al 1400, abbiamo raccolto offerte." Intanto via all'esibizione dei dieci in gara, tutti muniti di grembiule, mortaio, pestello forniti da Palatifini, pronti a dare corpo e profumo al quella salsa verde smeraldo di cui l'Associazione ha riproposto genesi e applicazione. Nessuna preiscrizione e accesso libero a chiunque avesse voluto misurarsi con quell'arte semplice e atavica di pestare e raccogliere e pestare ancora. Come a fiutarne l'orma nella memoria di questa gente ligure imprigionata tra le colline e il mare. Ma la sfida è soprattutto per i concorrenti inglesi e svedesi, che, mancando di storia, hanno supplito con un meticoloso esercizio di stile che ha stupito la giuria e gli indigeni in gara. Un successo shakerato alla passione che ha visto Margarethe, origini coreane ma naturalizzata inglese, produrre il miglior pesto "foresto", insieme a Rulf, svedese direttore di centrale elettrica.

"Abbiamo incoraggiato a cimentarsi proprio quelli che non lo avevano mai fatto,-informa Racca-un modo per comunicare il nostro prodotto e farlo conoscere al mondo." Però a vincere è stato Codelia, il trentacinquenne macellaio di Riccò, che con l'orgoglio tutto ligure se la giocherà al Ducale, portandoci un po' di Cinque Terre. Maria Vittoria Cascino

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