Così Obama ha sperperato miliardi per farsi uno Studio Ovale volante

Le polemiche sull’uso di aerei ed elicotteri di Stato non è un’esclusiva italiana. Anzi. Basta guardare cosa succede Oltreoceano dove il record assoluto degli sprechi, per quanto riguarda gli elicotteri per trasporto Vip e per capi di Stato spetta senza alcun dubbio a Barack Obama, il presidente degli Stati Uniti. Il quale ha gettato milioni e milioni di dollari solo per sembrare politicamente corretto.
La storia è nota. La Casa Bianca aveva (ha) bisogno di nuovi elicotteri perché quelli attuali sono vecchi, poco sicuri nei confronti di minacce terroristiche e con prestazioni inadeguate. Il Pentagono condusse così una gara per selezionare un nuovo velivolo e il tutto si trasformò in una battaglia tra la statunitense Sikorsky e l'italiana AgustaWestland, in team con Lockheed Martin. La gara fu condotta senza esclusione di colpi e se alla fine trionfò l'EH.101/US-101 italiano fu perché era infinitamente superiore al concorrente. Il prodotto migliore la spuntò, cosa che non fu digerita dalle potenti lobby protezionistiche che predicano il libero mercato, ma solo in casa altrui.
La casa Bianca però voleva che quell'elicottero diventasse un Studio Ovale volante, collegato con il mondo, a prova di intercettazione, corazzato, in grado di subire colpi micidiali senza precipitare. Una follia. Il risultato fu un enorme escalation dei costi e l'esigenza di costruire quasi un elicottero nuovo. Obama, come segno di moralizzazione, cancellò il programma, dopo che erano già stati spesi miliardi e che una decina di nuovi elicotteri era in costruzione.
Risultato? Il Pentagono ha pagato gli elicotteri, ha pagato le penali per l'arbitrario annullamento dei contratti, si è trovato con elicotteri nuovi che non può usare (sta cercando di venderli al Canada a prezzi ridicoli), mentre i vecchi elicotteri SH-3 ed UH-60 sono ancora in linea. Con costi operativi e gestionali sempre più alti pur di mantenerli efficienti e migliorarli un poco.
Ma non è finita, visto che il requisito per un nuovo elicottero è ancora valido, il Pentagono sta per far partire una seconda gara, e, pensate un po', i concorrenti più accreditati sono ancora gli stessi, un’evoluzione dell'S-92 di Sikorsky e il nostro 101. Solo che adesso a proporlo è Boeing, che ha acquistato diritti e licenza di costruzione.

E così lo scherzo populista di Obama si è risolto nell'aver sperperato miliardi di dollari senza ottenere niente in cambio e dovendo comunque acquistare un nuovo elicottero. Peccato che i contribuenti statunitensi non se ne siano resi conto.

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