Antonio Venditti
Quale argomento di ricorrente attualità poteva scegliere Lando Fiorini per il suo nuovo spettacolo al Puff, se non quello dellinvasione dellEuropa da parte dei più disparati prodotti provenienti dalla Cina? E sul filo conduttore del «pericolo giallo», previsto più di sessantanni fa dalla «buonanima del Duce», prende lavvio Vieni avanti... Pechino!, uno spettacolo dai ritmi veloci, ma equilibrati, in cui le battute a raffica di Fiorini, Camillo Toscano, Mela Battaglia e Valentina Sulli sono tanti piccoli «fuochi dartificio cinesi, però made in Trastevere», che «illuminano» di risate il teatro cabaret di via Zanazzo.
Naturalmente, tra i prodotti cinesi immessi sul mercato romano non mancano quelle tipiche scatole che nella Capitale nascondono inaspettati tanti piccoli Berlusconi. E su Berlusconi e il suo governo non mancano certo le battute, è inevitabile, come del resto sullUnione «il cui nome non si capisce - dice Fiorini sul palco - dal momento che non fanno altro che litigare».
Sono battute offerte con la veste tipica del migliore umorismo, quello che non ha colore politico, ma punta semplicemente a far ridere e forse anche a riflettere, come le cubiste in difficoltà economiche che vogliono farsi suore per assicurarsi vitto e alloggio, oppure lo studente iscritto alluniversità della ndrangheta. Non sono certo sermoni di improvvisati predicatori televisivi, troppo spesso molto lenti, se non proprio noiosi. «La satira politica nellambito del cabaret - spiega Fiorini - non deve essere unilaterale». Ottime le imitazioni di Toscano nelle vesti di un Prodi sempre più fiacco, di Bertinotti e di Berlusconi con indosso la maglietta in cui campeggia la scritta «Dio cè. Io pure».
Longo e Natili, che insieme a Fiorini hanno firmato lo spettacolo, non si lasciano sfuggire loccasione per toccare altri argomenti di attualità. Ed ecco allora la scenetta del matrimonio tra due gay, con un Lando Fiorini in abito nuziale bianco, che non ha potuto fare a meno di dire rivolto al pubblico: «Se me vedesse mi padre!».
E per finire, Lando Fiorini offre al suo pubblico, che lo segue da ben trentotto anni, tre canzoni: «Lultimo amico», «Le mantellate», «Roma nun fa la stupida stasera».
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