Cosentino, la maggioranza regge pure senza Fli

Respinta l'autorizzazione all’uso delle intercettazini che chiamano in causa Cosentino. I finiani votano con l'opposizione. Della Vedova: "Non è un voto contro il governo". Pdl: "La maggioranza regge, dai finiani errore politico". E Bocchino: "Franchi tiratori nel Pd". Tensioni nel Pd

Cosentino, la maggioranza regge pure senza Fli

Roma - Respinta l’autorizzazione all’uso delle intercettazioni a carico dell’ex sottosegretario Nicola Cosentino. Sono stati 308 i voti a favore della relazione della Giunta delle Autorizzazioni per negare l’autorizzazione all’uso delle intercettazioni a carico di Nicola Cosentino. I voti contrari, e quindi per la concessione delle intercettazioni, sono stati 285. Nonostante la divisione interna i finiani votano con l'opposizione. Della Vedova cerca di mediare: "Non è un voto contro il governo". Ma il Pdl accusa: "Dai finiani è stato fatto un errore politico".

I numeri a Montecitorio I voti a favore dell’uso delle intercettazioni di Nicola Cosentino sono stati "solo" 285 a Montecitorio, circa una quindicina meno di quelli che erano previsti in base alle dichiarazioni di voto dei gruppi. Chi, nascosto dietro il voto segreto, non ha mantenuto l’impegno preso? Un interrogativo che ricorre alla Camera. Dai tabulati - sommando i voti di Pd (201), Idv (24), Fli (34 visto che Fini non vota), Udc (31) e Api (7) più alcuni altri deputati del gruppo Misto che avevano annunciato voto favorevole - il risultato dei favorevoli all’uso delle intercettazioni avrebbe dovuto essere vicino ai 300 voti, circa 15 in meno di quei 285 registrati in Aula. Dario Franceschini assicura che "dal Pd non ne è mancato nessuno" e dunque i primi sospetti riguardano i finiani che, riuniti questa mattina poco prima del voto, avevano espresso qualche dubbio sul sì all’utilizzo delle intercettazioni, salvo poi far emergere una posizione comune "assicurando disciplina di gruppo".

Cosentino: "Ora Berlusconi è più forte" "C’è un’ampia maggioranza a sostegno del governo Berlusconi, anche senza i finiani". Cosentino trae il bilancio del voto di Montecitorio sull’utilizzo delle intercettazioni a suo carico, voto "sostanzialmente politico" da cui, secondo il coordinatore campano del Pdl, "il governo Berlusconi esce rafforzato". Cosentino fa i conti: "Fli ha detto che avrebbe votato a favore dell’uso delle intercettazioni, e contro questa scelta ci sono stati 308 voti. Se contiamo i 9 in missione e gli 11 assenti giustificati della maggioranza, arriviamo a 328 voti senza i finiani". Dunque, "c’è un’ampia maggioranza a favore del governo Berlusconi che esce rafforzato dal voto", che era "sostanzialmente politico per verificare se la maggioranza fosse ancora tale. Penso si possa essere molto contenti, è un buon risultato al di là delle previsioni".

I finiani votano con l'opposizione Riunione lampo per i deputati Fli sull’orientamento per il voto in Aula con la decisione di votare a favore, anche se ci sarebbero almeno due "malpancisti" che avrebbero sollevato pubblicamente perplessità sulla proposta avanzata dal capogruppo, Italo Bocchino. "Evidentemente ieri non parlavo a titolo personale...", ha commentato in modo asciutto Fabio Granata dopo le polemiche di ieri pomeriggio. Ma Benedetto della Vedova assicura che "il voto non è e non può essere ricondotto a un vincolo di maggioranza: non votiamo e non voteremo contro il governo". Poi avverte: "L’ostilità verso il nostro gruppo e il tentativo pasticciato quanto illusorio di costruire una maggioranza posticcia ma indipendente dai nostri voti, non è un contributo alla stabilità politica dell’esecutivo".

Pdl: "Da Fli un errore politico" "La maggioranza ha retto, anzi è andata anche al di là perchè avevamo diversi assenti. È stata la vittoria del garantismo sul giustizialismo", commenta il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, spiegando che "Fli ha fatto un errore politico". "Avevamo detto che eravamo tranquilli e sereni e il voto di oggi lo conferma - puntualizza Paolo Bonaiuti, portavoce del premier - se sommiamo quelli dei nostri che erano assenti o in missione si vede che abbiamo tranquillamente superato quota 320". Ma Della Vedova scherza: "Il Pdl ha dovuto chiedere il voto segrto per poter contare sui franchi tiratori di democristiana e antica memoria. Ed è arrivata a a 308 voti. Maggioranza salda con 308 voti, con voto segreto? Auguri...".

Le intercettazioni su Cosentino Come spiegato da Lo Presti, le intercettazioni riguardano conversazioni tra Cosentino e altre persone fra il 2002 e il 2004. "Si prendono dunque in considerazione elementi ormai molto risalenti nel tempo e la cui idoneità probatoria deve ritenersi in gran parte scemata - ha spiegato Lo Presti nella relazione - si tratta di conversazioni il cui contenuto non conferisce profili di novità alle risultanze dell’esame che già è stato svolto a proposito della richiesta di arresto". "La sussistenza di elementi che, giova ripetere, risalgono al più tardi al 2004, la mancanza di novità e anzi indicazioni contrarie portano a ritenere che la fragilità dell’impianto accusatorio debba essere ribadita in questa circostanza - ha concluso Lo Presti - risulta curioso che elementi, che allora non furono ritenuti idonei a consolidare sospetti a carico di Cosentino e a farlo iscrivere al registro degli indagati come prescrive l’articolo 330 del codice di procedura penale, divengano oggi addirittura fattori necessari per un rinvio a giudizio".

Franchi tiratori "Contando i gruppi che hanno dichiarato di votare sì all’utilizzo delle intercettazioni sono mancati circa 15 voti, sicuramente nessuno del Pd". A fare i conti dell’esito del voto della Camera sulla richiesta di autorizzazione nei confronti di Cosentino (pdl) è il capogruppo del Pd, Dario Franceschini. Lo scrutinio è avvenuto con voto segreto: correggendo con la stima di Franceschini il risultato (308 sì e 285 no alla proposta della giunta per le autorizzazioni) l’esito si ribalterebbe, portando a una sconfitta della maggioranza per 300 voti a 293. Secondo lo stesso Cosentino, invece, il risultato di oggi testimonia invece che c’è un’ampia maggioranza favorevole al governo. Contando infatti i deputati in missione e assenti giustificati, i voti per il centrodestra arriverebbero a 328, pur senza i 34 deputati finiani. Franchi tiratori nelle file del Fli? Italo Bocchino non ne è convinto e punta il dito verso il centrosinistra: "I franchi tiratori possono trovarsi ovunque, ma io ritengo che provenissero soprattuto dalle file del centrosinistra".

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