Cosenza - I carabinieri hanno arrestato nella tarda serata, con l’accusa di detenzione illegale di armi, l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione di Cosenza, Pietro Ruffolo, esponente del Pd. In casa dell’amministratore, che è anche assessore al Bilancio del comune di Rende (Cosenza), i militari hanno trovato due pistole detenute illegalmente che l’uomo, secondo quanto si è appreso, aveva ereditato dal padre.
La perquisizione a carico di Ruffolo è stata eseguita nell’ambito dell’inchiesta antiusura denominata "Cartesio", che nello scorso agosto, aveva coinvolto esponenti della 'ndrangheta della zona tirrenica cosentina, è che aveva portato all’arresto di 13 persone per i reati di associazione, usura ed altro. Pietro Ruffolo sarebbe stato coinvolto in quell’inchiesta, nella sua qualità di direttore dell’istituto bancario Unicredit di Belvedere Marittimo.
A casa dell’uomo i militari dell’arma oltre alle armi hanno anche rinvenuto numerosi documenti che sono ritenuti importanti e adesso sono al
vaglio degli inquirenti. Mentre Pietro Ruffolo, su disposizione della procura della repubblica di Paola è stato posto ai domiciliari per il reato di detenzione clandestina di armi in attesa del processo di direttissima.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.