Credito: Isae, imprese segnalano difficoltà minori per finanziarsi

È quanto emerge dall'ultima rilevazione dell'istituto di analisi economica.

ROMA - Graduali ma diffusi segnali d'allentamento» del credit crunch nei confronti nelle imprese viene segnalato dall'Isae, «nel corso del 2009 e ancora all'inizio di quest'anno». Mentre, «a partire dalla metà del 2008» le rilevazioni dell'istituto hanno segnalato un inasprimento delle condizioni di credito per le imprese, legato alla crisi finanziaria, che ha riguardato in maniera omogenea tutti i principali settori.
Secondo la rilevazione di gennaio 2010, la quota di imprese che segnala un aggravio delle condizioni di credito si è attestata al 18,4% nel settore manifatturiero (contro un massimo del 43,5% a novembre 2008), al 14% nei servizi (massimo al 49%, novembre 2008), al 12,3% nel commercio (massimo al 43,1% a marzo 2008) e al 34% nelle costruzioni (massimo al 52% a maggio 2009).
All'aggravio delle condizioni d'offerta percepito dalle imprese si è accompagnato anche - sempre sulla base dei dati rilevati dall'Isae presso le imprese produttrici - un effettivo razionamento del credito in tutti i settori.

Secondo gli intervistati, in particolare, il razionamento nel 2008, legato alla crisi finanziaria, è stato particolarmente severo nelle costruzioni, dove la quota d'imprese che non hanno ottenuto il credito richiesto ha raggiunto un massimo attorno al 13% del campione nel maggio del 2009; analogamente, nel settore manifatturiero e nei servizi la quota d'imprese razionate ha raggiunto tra la fine del 2008 e i primi mesi del 2009 punte superiori all'8%. Nel commercio, invece, il fenomeno ha avuto un impatto più modesto, con una quota d'imprese razionate oscillante tra l'1 e il 2 per cento.

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