«La crisi premierà chi rinuncia al lavoro dipendente puntando su creatività e intraprendenza»

«La crisi premierà chi rinuncia al lavoro dipendente puntando su creatività e intraprendenza»

«Questa crisi premierà chi rinuncerà al lavoro dipendente puntando su creatività e intraprendenza». Non ha dubbi Alessandro Rimassa, giornalista e scrittore. Lui, che con Antonio Incorvaia in «Generazione mille euro» aveva descritto le difficoltà dei giovani precari, adesso in «Jobbing, guida alle cento professioni più nuove e più richieste» spiega a quegli stessi ragazzi che in Italia il lavoro non manca. Basta saperlo cercare.
È impresa impossibile trovare un’occupazione?
«Esistono professioni molto richieste. Il caso più eclatante è quello degli infermieri. La facoltà di Scienze infermieristiche sforna meno professionisti di quelli chiesti dal mercato. Poi ci sono i lavori legati alla crisi. La figura del controller è essenziale perché si occupa della riduzione dei costi per conto delle imprese».
Quali professioni stanno crescendo di più?
«Quelle legate al lusso. La crisi sta colpendo la classe media e quella povera. Ma chi aveva i soldi prima, continua a spenderli anche ora. Per questo stiamo assistendo al boom di personal shopper, wedding planner e travel designer: lavori legati all’intraprendenza individuale. Chi saprà approfittarne sarà premiato».
Ci sono lavori completamente nuovi, nati dalla crisi?
«Il fenomeno è ancora troppo recente per aver generato nuove figure professionali. Quello che però sta cambiando è il loro utilizzo. Prendiamo il caso del temporary manager, che le aziende affittano per ridurre i costi. Oppure i brand manager e retail manager, il cui lavoro è ormai legato al risultato».
Ma i giovani cosa aspirano fare nella vita, secondo lei?
«Il fatto che facoltà come Scienze della comunicazione siano prese d’assalto significa che molti ragazzi sognano ancora di fare i giornalisti o di lavorare nel mondo della comunicazione. Esiste uno scollamento fra i loro desideri e le esigenze del mercato. Per fortuna affascinano anche occupazioni legate a Internet, settore non sfiorato dalla crisi. Offrono buone prospettive».
Quali sono?
«Il lavoro di blogger è molto gettonato e offre buone possibilità di impiego. Poi c’è il cad cam designer, specializzato nell’uso di questa tecnologia».


Quali sono, invece, le professioni del prossimo futuro?
«Chi vorrà trovare lavoro senza difficoltà dovrà puntare sull’ambiente. Oggi figure professionali come l’energy manager o l’eco manager sono ancora molto marginali, ma nei prossimi anni saranno le più richieste».

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