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Crocoburger, la carne di coccodrillo che piace

All'Expo nel padiglione dello Zimbabwe l'ultima novità in fatto di food che ha conquistato il pubblico.E ci sono anche i filetti sott'olio...

Crocoburger, la carne di coccodrillo che piace

Si chiama Crocoburger, e il suo ingrediente “forte” è la carne di coccodrillo, ultima sorpresa del “food globale” che si trova - e si mangia - fra i padiglione di Expo Milano 2015. Esattamente nell’area dello Zimbabwe, all'interno del Cluster Cereali e Tuberi.

La carne arriva direttamente dal Paese africano, da allevamenti controllati che si trovano nelle vicinanze del lago Kariba, e vengono macellate al terzo anno d'età del coccodrillo in modo da farle rimanere tenere e gustose. Colore è chiaro, sapore dolciastro simile al pollo: sino ad oggi lo Zimbabwe ne ha importate una tonnellata. Il Crocoburger è servito assieme a con formaggio filante, patate al forno cotte con farina di baobab ed una bibita gassata che unisce il sapore dell'uva rossa al frutto di baobab e ai fiori di sambuco.

E la novità africana ha subito spopolata fra il pubblico di Expo, tanto che i 1000 kg di carne non dureranno meno di dieci giorni. Così, in attesa di un altro rifornimento - tre giorni di viaggio più lo sdoganamento - ci si dovrà accontentare di assaggiare i filetti di coccodrillo sott'olio, o abbinato alle arance siciliane. Ma, promettono quelli dello Zimbabwe, "il meglio deve ancora venire...".

"In tutto il mondo si mangia il coccodrillo - spiega Georges El Badaoui, console dello Zimbabwe a Milano - e anche in Europa è considerato un cibo appetitoso e prelibato. Le sue carni sono molto proteiche, magre, con pochissimo colesterolo e ricche di Omega 3, 6, e 9, insomma l'ideale per una dieta sana e corretta. L'Italia è l'unico Paese dell'UE in cui non si mangia ancora carne di coccodrillo. Grazie a Expo abbiamo potuto finalmente far provare questa nostra specialità. Abbiamo già immaginato alcuni piatti: pasta al ragù di coccodrillo con cipolla di tropea, pomodoro pachino, pesto al basilico ligure dop con aglio di vessalico e coccodrillo: un mix che nasce dal meglio delle due cucine".

"Quella di coccodrillo è la carne bianca con i più bassi livelli di grasso, meno del pollo e del pesce - ha spiegato il direttore del padiglione Zimbabwe, Nicholas Moyo

-. Si può cuocere in vari modi, fritta, o alla brace come una bistecca. Qui abbiamo optato per l'hamburger. Non avendo un ristorante in cui ci si può sedere, quella dello street food ci è sembrata la formula più comoda".

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