"Sarà consegnato all'Italia". Turetta pronto al trasferimento. Ecco quando

Tempi più brevi del previsto per il trasferimento di Turetta in Italia. Intanto la sua auto verrà analizzata ancora una volta in Germania

Screen Quarto Grado
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Il rientro di Filippo Turetta in Italia potrebbe avvenire già nella giornata di venerdì. Il ragazzo veneto, accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, sua ex fidanzata, si trova attualmente recluso nel carcere di Halle in Germania. Il Paese tedesco ha esaurito le pratiche relative all'estradizione del ragazzo, che nelle prossime ore potrà essere consegnato alle forze dell'ordine italiane. Le pratiche si sono potute svolgere in tempi rapidi anche a seguito del consenso di Turetta al rimpatrio, ribadito in due circostanze davanti ai giudici tedeschi. "Se la persona perseguitata ha acconsentito all'estradizione semplificata, e non sono più evidenti ostacoli all'estradizione, non è necessaria un'ulteriore decisione del tribunale", avevano dichiarato i giudici in una nota.

La vettura sulla quale è salita per l'ultima volta Giulia e che è stata utilizzata da Turetta per la sua fuga si trova, invece, in un deposito tedesco dove è stata sottoposta a una prima ispezione. È stato trovato del denaro a bordo dell'auto, circa 300 euro, quindi Turetta avrebbe potuto fare rifornimento ed è stata smentita l'iniziale circostanza di un termine delle disponibilità economiche. A bordo della vettura c'erano anche una carta prepagata, dei guanti e un coltello da cucina con una lama da 12 centimetri, che molto probabilmente è l'arma del delitto. Il coltello rinvenuto nel parcheggio, infatti, è risultato pulito e, comunque, estraneo ai fatti.

All'interno della vettura sono state rinvenute anche tracce di sangue e non solo. Prima che l'auto possa essere riportata in Italia dovranno essere fatte ulteriori indagini, in modo tale che il trasporto fino a nostro Paese non inquini prove che potrebbero risultare determinanti nell'indagine. Lo stesso Turetta, quando è stato fermato dalla polizia tedesca, aveva i vestiti e le scarpe sporchi di sangue, oltre ad alcune ferite su polsi e caviglie, che non è chiaro se si sia procurato da solo oppure quando è sceso nel canalone per nascondere il corpo di Giulia. L'autopsia sul corpo della ragazza è fissata per il prossimo 1 dicembre.

Intanto è stato reso noto che la difesa di Filippo Turetta non esclude di chiedere l'effettuazione di una perizia psichiatrica sul

giovane che ha ucciso Giulia Cecchettin. Il legale Emanuele Compagno ha dichiarato che non sarà per "esonerare il ragazzo da ogni responsabilità, ma per capire davvero fino in fondo che cosa c'è stato nella mente".

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