Eredità Agnelli, nuove perquisizioni. Si cercano i documenti della Dicembre

Gli investigatori nelle sedi dell’avvocato degli Elkann, Franzo Grande Stevens. Spunta un nuovo indagato per il reato di falso ideologico in atto pubblico

 Eredità Agnelli, nuove perquisizioni. Si cercano i documenti della Dicembre
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C’è la Dicembre nel mirino della Procura di Torino. Gli investigatori sono infatti sulle tracce della storia cassaforte della famiglia Agnelli attraverso cui John Elkann controlla l’accomandita Giovanni Agnelli B. V. e cascata la holding Exor. Ieri sono state effettuate nuove perquisizioni nell’ambito dell’inchiesta sull’eredità della famiglia Agnelli: gli uomini del nucleo di polizia economica finanziaria della Guardia di Finanza, coordinati dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dai sostituti Mario Bendoni e Giulia Marchetti, hanno eseguito il mandato nelle sedi di Torino e Roma dello studio legale dell'avvocato Franzo Grande Stevens.

Come riportato dal Corriere di Torino, gli investigatori erano alla ricerca di documenti riguardanti la Dicembre. La perquisizione delle autorità è avvenuta nello studio legale di Grande Stevens perché lì aveva sede la fiduciaria che gestiva la società. Ma non solo. Secondo quanto emerso dal decreto di perquisizione, emergerebbe un nuovo indagato per il reato di falso ideologico in atto pubblico. Entrando nel dettaglio, l’accusa riguarda la"declaratoria relativa alla composizione e struttura della Dicembre del 30 giugno 2021 e depositata all'Ufficio del registro delle imprese".

Riflettori accesi sulle operazioni che hanno determinato la variazione della composizione della compagine sociale della Dicembre. In tale contesto, i contratti con i quali Marella Caracciolo ha ceduto ai nipoti Elkann la nuda proprietà di circa il 40% delle quote della Dicembre sono risultati “affetti da anomalie, tanto sotto il profilo documentale quanto sotto quello della regolamentazione dei rapporti finanziari tra le parti con conseguente ricostruzione della reale titolarità - nel tempo - delle quote della Dicembre”. In caso di ipotesi confermata, potrebbe essere“determinata una maggiore imposta sulla successione e donazione” nell’ambito del reato di truffa ai danni dello Stato.

Ricordiamo che il fascicolo d’inchiesta sulla presunta residenza fittizia della Caracciolo e sulla strategia messa in atto per sottrarre a tassazione l’eredità vede indagati i tre fratelli Elkann (John, Lapo e Ginevra), il commercialista Gianluca Ferrero e il notaio Urs von Gruenigen.

In soldoni, i magistrati torinesi hanno quantificato in quasi 43 milioni l’imposta sui redditi e in oltre 32 milioni le imposte sulla successione e sulle donazioni. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono frode fiscale e truffa ai danni dello Stato.

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