"Imputazione coatta". Vauro a processo per i suoi insulti

Il tribunale penale di Roma ha disposto l'imputazione coatta per gli insulti rivolti dal vignettista Vauro all'esponente di FdI Bignami

"Imputazione coatta". Vauro a processo per i suoi insulti

In Italia la giustizia è lenta ma arriva a soluzione. Galeazzo Bignami, esponente di Fratelli d'Italia, ha reso noto che, per il vignettista Vauro Senesi, il tribunale penale di Roma ha disposto l'imputazione coatta per lui. Nel corso degli anni, Galeazzo Bignami è stato spesso preso di mira dal vignettista e a seguito delle querele, il tribunale ha deciso di procedere contro Vauro Senesi.

Tra i casi più eclatanti di scontro tra l'esponente di Fratelli d'Italia e il vignettista, c'è una partecipazione di Vauro Senesi a Dritto e Rovescio, il programma di Rete 4 condotto da Paolo Del Debbio, nel 2019. In quell'occasione, il vignettista attaccò Galeazzo Bignami e un altro esponente di FdI, Marco Lisei, per un'iniziativa intrapresa dai due a Bologna, quando denunciarono la peculiare presenza di una massiccia percentuale di cognomi stranieri nei citofoni degli appartamenti popolati di una zona del capoluogo. Per farlo, i due lessero a voce alta i citofoni degli appartamenti: un comportamento fortemente criticato da Vauro durante il programma.

"L'azione lì di andare a filmare i citofoni, come si fa a dire che non è un'istigazione alla violenza e al razzismo?", disse Vauro in quell'occasione, aggiungendo: "Quel comportamento lì è da fascisti". Presente in studio anche Giuseppe Cruciani che, pur criticando quanto fatto dai due esponenti di FdI, non condivide le parole del vignettista: "Evocare però il fascismo, come Vauro e tanti altri, è offensivo nei confronti di chi ha vissuto il Fascismo sulla propria pelle. Perché il fascismo è un'altra cosa". Vauro, invece di fare un passo indietro, rincarò la dose: "Non sarà da fascisti, ma è da stronzi! Cruciani, io stasera mi sento buono, anzi buonista: non chiamiamolo Fascismo, ma allora li vogliamo chiamare ‘pezzi di merda? 'Questi due signori non sono fascisti, ma due pezzi di merda".

Parole forti da parte del vignettista, che in tante occasioni ha usato la sua matita contro gli esponenti del centrodestra e anche contro lo stesso Bignami.

Ora si aprirà un processo contro Vauro Senesi e Galeazzo Bignami ha condiviso questo risultato con i suoi follower sui social: "Come si suol dire, il tempo è galantuomo. Il tribunale penale di Roma ha disposto l’imputazione coatta per Vauro per insulti che mi ha lanciato. Chissà se così gli passa la voglia di insultare a destra (molto) e a manca (poco)".

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