Aveva pubblicato un lungo post sulla sua pagina Facebook, insultando il sindaco di Grosseto. E dopo essere stato querelato dal diretto interessato, il giudice del tribunale locale ha emesso nei suoi confronti un decreto penale di condanna. Protagonista della vicenda che arriva dalla Toscana è un professore dell'Università di Siena, condannato per diffamazione al pagamento di una multa di 300 euro con sospensione condizionale della pena. I fatti risalgono al settembre dello scorso anno, alla vigilia delle elezioni comunali: Antonfrancesco Vivarelli Colonna, attuale primo cittadino della città toscana, era ormai agli sgoccioli del primo mandato ed aveva annunciato da tempo l'intenzione di ricandidarsi per rappresentare nuovamente la coalizione di centrodestra.
Una scelta che il professore non aveva evidentemente gradito e lo aveva fatto presente in una lunga considerazione pubblicata il 4 settembre del 2021, nel quale lo aveva definito un "opportunista pusillanime arrogante", asserendo di non volere alla guida del Comune "una persona che mostra l'ignoranza e l'inadeguatezza che Vivarelli Colonna ha espresso ogni volta che l'ho sentito parlare". Il docente avrebbe poi accusato il sindaco di non aver preso con forza le distanza da CasaPound, sempre nello stesso post. E l'"accusato" non si è fatto pregare: dopo aver effettuato uno "screenshot" del "post incriminato", ha sporto querela incaricando l'avvocato Roberto Baccheschi di tutelare la propria immagine. Nel frattempo, gli elettori grossetani hanno confermato lui e il centrodestra alla guida di un Comune storicamente di sinistra, con il 56,20% dei consensi. E nelle scorse ore, ha riportato un'altra vittoria in tribunale.
"Una sentenza del tribunale di Grosseto, in mio favore, che testimonia ancora una volta quello che ho sempre pensato e dichiarato: un conto è la critica, un conto è lasciarsi andare, credendosi impuniti, a offese e tentativi di discredito che mirano non all’esposizione di un punto di vista, ma alla demolizione di chi viene considerato come un nemico - ha spiegato Vivarelli, commentando il verdetto sulla sua pagina Facebook istituzionale - il giudice, stavolta, si è pronunciato con una sentenza di condanna nei confronti del professor Luca Verzichelli, personaggio che ha occupato e occupa posizioni da cui non ci si aspetterebbe tale comportamento, che non ha esitato, immotivatamente, visto il mio sempre corretto comportamento nei suoi confronti e nei confronti di ciò che rappresentava, a
definirmi nel peggiore dei modi. Ora, è arrivato il momento di rendere conto di quanto fatto. L’importante è aver dato ancora una volta un segnale chiaro: la critica è sempre legittima, l’insulto mai".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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