Cronaca giudiziaria

Irregolare e pregiudicato: ordine di espulsione per uno degli aggressori della Brigata ebraica

Ha 21 anni ed è arrivato in Italia nel 2021 uno dei fermati per l'aggressione di piazza Duomo: il giudice ha convalidato l'arresto vietando la dimora a Milano e ha firmato l'espulsione

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Si è già celebrato il processo per direttissima per uno dei giovanissimi egiziani fermati ieri dalla Polizia di Stato per l'assalto in piazza del Duomo alla Brigata ebraica. Per il 21enne è stato convalidato l'arresto ma niente traduzione in carcere per lui: solo divieto di dimora a Milano, pressoché inutile visto che vive a Sesto San Giovanni, comune limitrofo del capoluogo. Per lui l'accusa di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa.

La convalida dell'arresto è arrivata per "la gravità del fatto" e per "la personalità" del giovane, muratore in nero e già noto alle forze dell'ordine. Inoltre, per lui il giudice ha disposto "di eseguire con celerità l'espulsione" in assenza di regolare permesso di soggiorno in Italia, chiedendo che venga effettuata anche prima dell'udienza, messa in calendario per il prossimo 16 maggio. Il nulla osta all'espulsione è già stato firmato. La difesa del giovane è stata molto debole: "Cercavo di porre fino a un litigio, ma sono stato colpito. Ero vicino al McDonald e io non ce l'avevo con nessuno. Non mi interessava la manifestazione". Quando è stato fermato era in possesso di un bastone ed è stato ripreso mentre, nitidamente, colpisce uno degli addetti al servizio d'ordine.

Il giovane è arrivato in Italia nel 2021, quindi tre anni fa. Smentita la prima ricostruzione secondo la quale sarebbe stato un 19enne e che, quindi, fosse arrivato in Italia come minorenne. Di Israele "non so nulla, non ce l’avevo con nessuno". Dice di aver solamente reagito dopo essere stato colpito. Dal rapporto della Polizia di Stato è emerso che il giovane, che in aula si è presentato con un interprete, ha precedenti di polizia per rapina.

Sono state in tutto 9 le denunce per l'aggressione della Brigata ebraica: uno dei due fermati, minorenne, è stato anche trovato in possesso di un coltello, con il quale avrebbe tranciato uno striscione e ferito un simpatizzante di Israele. Tuttavia, dai primi accertamenti della Digos e del personale della questura non risulta che lo abbia utilizzato o che sia stato lui a causare la ferita al braccio del componente dello spezzone della Brigata ebraica.

Sono volati calci e pugni durante lo scontro e una donna ha anche denunciato che uno dei nordafricani le ha lanciato contro una sedia.

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