"Matteuzzi? È il diavolo". Spunta un audio choc della mamma di Padovani

Ieri l'udienza del processo per l'omicidio di Alessandra Matteuzzi. In aula la madre di Giovanni Padovani, il killer, chiamata a testimoniare: "Mio figlio è tutt'altro. Lei era gelosa, pensavo fosse più matura"

"Matteuzzi? È il diavolo". Spunta un audio choc della mamma di Padovani
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"Lei alla fine mi scrisse 'non voglio morire', ma per me era una cosa impossibile. Era tutto circoscritto ad una situazione di alti e bassi, un contesto che non lasciava presagire ad una cosa così drammatica. Quello che è successo è impensabile, inconcepibile, Giovanni è tutt'altro". Lo ha detto Virginia Centini, la mamma di Giovanni Padovani, l'ex calciatore dilettantistico imputato per l'omicidio di Alessandra Matteuzzi, rispondendo alle domande dell'avvocato di parte civile, Antonio Petroncini, nel corso dell'udienza che si è celebrata lunedì 2 ottobre in Corte d'Assise a Bologna. Agli atti del fascicolo di inchiesta c'è anche un messaggio audio, risalente a due mesi prima del delitto, in cui la donna dice al figlio che "Alessandra è il diavolo" intimandogli di troncare ogni contatto con la ex fidanzata.

La testimonianza della madre di Padovani: "Alessandra era gelosa, non era matura"

È stata una seduta molto movimentata quella che si è tenuta ieri mattina, intervallata da ripetute interruzioni da parte del presidente della Corte che più volte ha dovuto richiamare i presenti al silenzio. Un brusio costante ha accompagnato la testimonianza di Virginia Centini, la madre del killer, assente all'udienza. La donna ha raccontato che la relazione tra il figlio e Alessandra Matteuzzi era piuttosto burrascosa: "Erano incompatibili se non per una forte attrazione sessuale. - ha dichiarato -Mi chiamavano in continuazione, lamentandosi uno dell'altro. Lei si arrabbiava magari per una cosa piccola, lui esplodeva. C'erano continuamente alti e bassi". Centini ha detto poi che anche la vittima "era gelosa" in modo spropositato di Padovani: "Conoscevano entrambi sempre le posizioni in cui si trovavano, tramite geolocalizzazione, - le parole della donna - e quando si erano lasciati, se lui metteva un like a qualcuna sui social, lei lo chiamava per chiedergliene conto". "Questa signora - ha aggiundo riferendosi ad Alessandra - non era così matura come pensavo fosse, visto che aveva quasi la mia età".

L'audio choc: "Questa è il diavolo"

Nel corso dell'udienza è stato trasmesso un messaggio audio che Centini aveva inviato al figlio due mesi prima del delitto: "Ma proprio questa dovevi andare a incontrare, questa è il diavolo in persona, ma tanto le ricasca tutto sopra, Giovanni", uno stralcio del vocale. "Questa pensa che ci ha comprato, con le vestagliette a tua nonna, le camicette a me, i vestitini a te. Fa i c... suoi, hai ragione Giovanni", aggiungeva nell'audio la madre di Padovani. Nel messaggio non mancano insulti e offese nei confronti di Alessandra: "Le ho fatto uno squillo stamattina per vedere se mi richiamava, col c... adesso ho provato a chiamarla, niente, non risponde". E ancora: "Una volta ci può stare che avete litigato, due volte non ci sta più. Ormai devi chiudere con questa. Spero che ti ridia la tua roba, te stai calmo e tranquillo, non la chiamare adesso. Casomai aspetta che ti richiami lei. Non la chiamare, non dir più un c...".

La reazione dei familiari

Indignata dalla testimonianza di Virginia Centini, la sorella di Alessandra Matteuzzi ha lasciato l'aula salvo poi rientrare al termine dell'esame. "Oggi è stata sentita la madre di Giovanni Padovani, massima comprensione umana per questa donna che è comunque la madre di un assassino, più difficile è il tentativo di dare una versione dei fatti che è smentita, in gran parte, dai messaggi che si scambiavano Padovani con la madre e la madre con la povera Alessandra. Ha fatto effetto rileggere questi messaggi in Aula in cui Alessandra urlava: 'Ho paura', sperando forse di trovare nella madre di Padovani una sponda, un aiuto", è stato il commento a caldo dell'avvocato Antonio Petroncini, legale della famiglia Matteuzzi. "È emerso che la madre dell'imputato - ha concluso l'avvocato - quando riceveva un messaggio da Alessandra lo inoltrava direttamente al figlio, quindi umana comprensione ma anche molta serietà nel valutare i fatti".

L'omicidio di Alessandra Matteuzzi

La sera del 23 agosto 2022, Giovanni Padovani, ex calciatore dilettantistico e modello di 28 anni, raggiunse l'ex fidanzata, Alessandra Matteuzzi, sotto casa, alla periferia di Bologna. Prima che la donna varcasse la soglia del portone, la colpì ripetutamente al corpo con un martello e una panchina di ferro, lasciandola senza vita nel cortile condominiale. Tra i due c'era stata un relazione burrascosa, durata pochi mesi, in cui non erano mancati atti persecutori e messaggi minacciosi. Il 28enne, finito a processo con l'accusa di omicidio aggravato, avrebbe tentato di togliersi la vita in carcere. Al punto da essere poi trasferito in una struttura Rems.

Una perizia psichiatrica ha stabilito che l'imputato è "in grado di stare a giudizio", ovvero di partecipare al processo. La prossima udienza si terrà il 22 novembre. In aula saranno sentiti gli psichiatri incaricati di periziare il giovane per valutare la sua capacità di intendere e volere.

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