Domani le principali forze d'opposizione sfileranno a Genova per chiedere le dimissioni di Giovanni Toti che, ormai, considerano colpevole ancor prima che sia iniziato il processo. Una tesi che, al di là del mancato rispetto della presunzione d'innocenza, non regge perché sono numerose le vittime di errori giudiziari nel nostro Paese. Il caso più famoso è senza dubbio quello di Beniamino Zuncheddu, recentemente scarcerato dopo 33 anni.
Zuncheddu, un ex pastore sardo di Burcei, provincia di Cagliari, era stato condannato all'ergastolo per la cosiddetta "la strage di Sinnai" del 1991per aver ucciso tte uomini e aver tentato di ammazzarne un quarto. Quest'ultimo inizialmente non indica Zuncheddu come colpevole perché l'uomo aveva una calza da donna sul volto ed era notte. Lo fa in un secondo momento su suggerimento di un poliziotto, un qualcosa che si scoprirà solo dopo 30 anni quando l'avvocato Mauro Trogu riesce a dimostrare la sua innocenza dopo il processo di revisione. Anche dopo la scarcerazione"l’impressione del cittadino comune è Beniamino Zuncheddu sia stato assolto perché fortunato, perché nessuno è riuscito a dimostrare che era colpevole. Ma noi l’abbiamo capito che è colpevole...", ha raccontato ieri l'avvocato nel corso della presentazione del libro "Io sono innocente" che si è tenuta alla Camera moderato dai fondatori del sito errorigiudiziari.com, i giornalisti Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone.
Un fenomeno, quello degli errori giudiziari, che registra numeri record: dal 1991 al 31 dicembre 2023 i casi sono stati ben 31.397: in media, poco più di 951 l’anno per una spesa complessiva dello Stato che ammonta a circa 960 milioni 781 mila euro, pari a 29 milioni e 114 mila euro l’anno. Ancora più allarmani sono i casi di coloro che sono finiti in custodia cautelare da innocenti: ben 31.175 dal 1991 al 31 dicembre 2023, una media di oltre 974 innocenti in custodia cautelare ogni anno per una spesa complessiva di circa 874 milioni e 500 mila euro in indennizzi. Intanto, alla Camera è stata presentata la proposta di legge Giachetti-Bernardini per aumentare la detrazione di pena, ai fini della liberazione anticipata, dagli attuali 45 giorni a 60 giorni per ogni semestre di pena scontata. La proposta prevede, inoltre, l' elevazione temporanea della detrazione di Pena da 60 a 75 giorni per i due anni successivi all’entrata in vigore della legge.
Alla conferenza stampa era presente anche il deputato di Azione Enrico Costa che, al termine dell'evento, parlando con ilGiornale.it, ha parlato della presunzione di innocenza anche in riferimento al caso del presidente della Liguria affermando che: "è molto declamata, ma viene applicata a singhiozzo a seconda delle convenienze soprattutto quando di mezzo c’è un politico". Quando, infatti, c’è di mezzo un avversario politico la dichiarazione più ricorrente è: “Sono garantista, ma quello se ne deve andare…ma è una ragione politica, è una questione di opportunità ecc…”.
"Normalmente, le richieste di dimissioni sono sempre in coincidenza con delle inchieste giudiziarie e - aggiunge Costa - non mi risulta che tutta questa sfilata di leader dell’opposizione avesse mai messo piede in Liguria prima che scoppiasse il caso per chiedere le dimissioni di Toti". Insomma, la coincidenza temporale dell’inchiesta "dimostra che - sentenzia Costa - vogliono cavalcare l’onda giudiziaria per andare presto alle elezioni e investire Andrea Orlando come loro candidato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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