L'Italia del "No" festeggia per l'inchiesta sull'uomo di Musk

Occasione ghiotta per la stampa progressista: insieme all'informatico può mettere nel mirino anche Donald Trump e Giorgia Meloni

L'Italia del "No" festeggia per l'inchiesta sull'uomo di Musk
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Oh, finalmente ce l’hanno fatta. Non sappiamo se è un primato mondiale, ma sicuramente è un successo nazionale al quale la sinistra puntava da tempo. Finalmente in un titolo di giornale sono finite le parole chiave "Italia", "Musk", "indagato", "Starlink".

La notizia ormai è arcinota, ma la riassumiamo brevemente: nel corso dell’inchiesta su Sogei è finito indagato per corruzione anche Andrea Stroppa. Andrea Stroppa chi?, vi starete (giustamente) chiedendo. Vi avvisiamo che la sua scarsa notorietà è inversamente proporzionale alla sua influenza.

Stroppa, romano, trent’anni (sì, avete letto bene), è un "informatico" di SpaceX, l’agenzia spaziale di Elon Musk, quella che, per intenderci, ha salvato la Nasa e riportato l’uomo a spasso nello spazio. Ma Stroppa (ribadiamo: trent’anni) è, in realtà, molto più di un tecnico: è il luogotenente di Musk in Italia. Quindi un bersaglio golosissimo per chiunque voglia colpire il miliardario statunitense e di conseguenza, come in un domino, tutti coloro i quali gli stanno in qualche modo a fianco o di lato o vicino o semplicemente lo hanno conosciuto. Giusto per citare due nomi: da Donald Trump a Giorgia Meloni. E infatti la stampa progressista non è riuscita a trattenere un malcelato compiacimento di fronte alla notizia irresistibile dell’"uomo di Trump in Italia indagato per corruzione", titolo corredato dalla foto del giovane romano con Musk e la premier. Troppi bersagli appetitosi in un solo colpo. Festeggia l’Italia del "No" a tutti i costi e brindano i portabandiera delle varie decrescite. Starlink non è una bizza del controverso miliardario americano, ma è costellazione più capillare per portare Internet nel mondo.

Seimila satelliti che potrebbero portare la connessione anche nelle molte zone rurali del nostro Paese che non sono ancora stabilmente raggiunte. E anche questa non è una bizza da nerd, ma uno degli obiettivi previsti dal Pnrr. Ma l’Italia che ama mettere in fuga imprese e imprenditori guarda il dito e non la Luna. O, in questo caso, i satelliti.

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