I punti chiave
È un mistero la morte di Vera Slepoj, la celebre psicologa e scrittrice trovata senza vita nella sua abitazione nel centro storico di Padova lo scorso venerdì. In un primo momento si era parlato di un malore, ma poi la famiglia ha presentato un esposto in Procura sollevando alcuni dubbi sulle cause del decesso, ancora da chiarire. Motivo per il quale la Procura del capoluogo lombardo ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Al momento, come precisa il quotidiano La Stampa, non ci sono nomi nel registro degli indagati. L'evoluzione delle indagini dipenderà dai riscontri dell'autopsia, disposta dal procuratore Francesco Lazzeri, titolare dell'inchiesta, e in programma questa mattina presso l'Istituto di Medicina Legale di Pavia.
L'operazione al ginocchio
Vera Slepoj, 70 anni compiuti lo scorso 3 maggio, di recente si era sottoposta a un piccolo intervento al ginocchio. Una operazione di routine, ovvero, l'aspirazione di liquido dal cavo articolare. Apparentemente nulla di serio o che potesse compromettere le condizioni di salute della donna, ma non è da escludere che possa esservi una correlazione con il decesso. Ed è il motivo per cui i familiari della stimata psicologa veneziana, nata e cresciuta a Portogruaro, hanno presentato un esposto in Procura a Padova all'indomani del tragico evento, il 22 giugno. Nell'istanza non avrebbero indicato alcun nome.
I dubbi sul malore
La nota professionista è stata trovata senza vita sul divano della sua abitazione nel centro storico di Padova. A dare l'allarme, venerdì scorso, era stata la sua governante. Giunti sul posto, i soccorritori del 118 non hanno potuto fare altro che accertare il decesso, forse dovuto a un malore. L'ipotesi dell'evento accidentale non convince neanche gli amici del Lions club, di cui Slepoj era socia, e che l'avevano vista la sera prima della tragedia. "Nel suo ultimo discorso ci aveva parlato della necessità di fare volontariato per uscire dall'individualismo e aiutare chi è in difficoltà, della sofferenza psicologica delle nuove generazioni e del sostegno che lei, con la sua professione, - racconta a La Stampa la presidente del club, Sabrina Talarico - e noi, con il nostro volontariato, possiamo e dobbiamo dare.
Dell'importanza di dedicarsi al prossimo, anche per la nostra psiche". Amici e familiari della donna attendono l'esito dell'autopsia che, già nel prossime ore, potrebbe fornire i primi riscontri. Dopodiché, quando la Procura concederà il nullaosta, saranno celebrati i funerali.
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