“Non posso esserci. Devo pensare alla mia salute”. La sorella di Giulia assente al processo

La sorella di Giulia Cecchettin assente in aula mentre si celebra il processo. Si era battuta affinché la 23enne fosse al sicuro

“Non posso esserci. Devo pensare alla mia salute”. La sorella di Giulia assente al processo
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Ha colpito molto l’assenza di Elena Cecchettin all’udienza per il processo sull’omicidio della sorella Giulia Cecchettin. Tra l’altro questa è la prima volta in cui si può ascoltare la versione del reo confesso Filippo Turetta e c’era grande attesa per questa giornata giudiziaria. Ma Elena, ammessa come parte civile insieme al padre Gino e ad altri parenti, è assente giustificata.

È stata la stessa giovane a spiegare le sue motivazioni nelle storie di Instagram: “Non sarò in aula oggi e non ci sarò lunedì 28, non per disinteresse, ma devo prendermi cura di me stessa. Sono più di undici mesi che continuo ad avere incubi, undici mesi che il mio sonno è inesistente o irrequieto, la mia salute mentale e soprattutto quella fisica ne hanno risentito. Ho perso il conto delle visite mediche che ho dovuto fare nell’ultimo anno. Seguirò a distanza tramite i miei legali, tuttavia non parteciperò, sarebbe per me una fonte di stress enorme e dovrei rivivere nuovamente tutto quello che ho provato a novembre dell’anno scorso. Semplicemente non ne sono in grado”.

Giulia Cecchettin e Filippo Turetta si erano lasciati durante l’estate 2023. La loro relazione, stando al materiale prodotto dall’accusa, in termini di testimonianze e materiale digitale, sarebbe stata costellata da un eccessivo controllo da parte di lui, controllo che Elena aveva spesso contestato, cercando di proteggere la sorella. È stata infatti Elena, che al momento dell’omicidio si trovava in Austria, a riordinare le idee con il padre Gino Cecchettin per la denuncia di scomparsa, la mattina dopo quell’11 novembre 2023. Papà Gino, dalle forze dell’ordine, fece infatti annotare che Turetta non si sarebbe rassegnato alla fine della relazione. In più occasioni, Elena ha lamentato come l’imputato tempestasse Giulia di messaggi quando era con lei o con le amiche.

Ma oltre i ricordi luttuosi, Elena ne ha anche tanti bellissimi insieme alla sorella. Li ha postati su Instagram: sorrisi, scherzi, tenerezze tra sorelle, ma anche l’“eredità” in un certo senso di Giulia, che abbracciava gli alberi, si stava laureando in Ingegneria e voleva diventare illustratrice di storie per bambini.

Penso sia giusto proteggersi quando ne abbiamo bisogno - ha aggiunto Elena riguardo la sua assenza di oggi, ricordando e ringraziando l’apporto del team legale che affianca la famiglia - sono umana e come tutte e tutti non sono invincibile. Massima solidarietà alle persone che in questi mesi ci sono state vicine e si sono occupate di Giulia, grazie per prendervi cura anche di lei, grazie Gabriella, Nicodemo, Stefano e Francesco e tutte le altre persone del team”.

C’è una poesia che dopo l’omicidio di Giulia è diventata virale: è stata Elena a diffonderla in quel contesto.

Si tratta di una lirica di Cristina Torres Càceres e recita: “Se domani sono io, mamma, se non torno domani, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima”. Purtroppo Giulia non è stata l’ultima. E oggi, ancora una volta, il dolore per la perdita si rinnova.

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