I punti chiave
Una minoranza di una minoranza numerica. Sono 38 le donne in carcere condannate all’ergastolo in Italia, tra le cui file si è aggiunta ieri Alessia Pifferi: la donna ha visto la fine del processo di primo grado per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana, di 18 mesi, nel luglio 2022. Naturalmente non è detto che la pena resti questa, dato che in Italia il punto finale dell’iter giudiziario è molto spesso la Cassazione, ovvero il terzo grado di giudizio.
Come riporta Avvenire, le detenute in Italia sono 2649, su un totale della popolazione carceraria che ammonta a 61297 persone. I reati più comuni per cui sono state condannate: omicidio, associazione a delinquere di stampo mafioso, terrorismo. Ma chi sono le donne che sconteranno 30 anni di pena?
Omicidio
Una tra le vicende più note di cronaca nera, la strage di Erba dell’11 dicembre 2006, ha portato alla condanna di Rosa Bazzi, che oggi ha 60 anni e si trova nel carcere di Bollate. Al momento in tribunale si discute sulla possibile revisione del processo per il reato di omicidio, per cui la donna è stata condannata con il marito Olindo Romano.
Ci sono poi le sorelle Silvia e Paola Zani, anche loro come Pifferi condannate solo in primo grado e in attesa dell’appello. Le due giovani sono state condannate all’ergastolo per aver ucciso, insieme con il fidanzato della maggiore Mirto Milani, la propria madre, Laura Ziliani, il giorno della festa della mamma del 2021.
Tra le ergastolane si annoverano due donne che hanno ucciso il marito: Luana Cammalleri e Melita Aina. Nel primo caso il corpo della vittima, uccisa con la complicità dell’amante della condannata, non è mai stato trovato, mentre nel secondo caso l’imputata è stata riconosciuta come la mandante dell’omicidio.
Manca all’“appello” Nazia Shaheen, madre di Saman Abbas, condannata anche lei in primo grado per aver partecipato al delitto della figlia, ma latitante dal giorno dopo l’omicidio, avvenuto a Novellara la notte successiva al 30 aprile 2021.
Infanticidio
In un girone a parte dell’"inferno carcerario" ci sono le donne che hanno ucciso un figlio. Tra loro Veronica Panarello, che nel 2014 ha strangolato a morte il figlio di 8 anni Lorys Stival a Santa Croce Camerina.
Criminalità organizzata
Sono numerose anche le donne condannate al 41bis con l’accusa di criminalità organizzata. Tra loro ci sono Teresa De Luca Bossa, in carcere per l’attentato con autobomba a Luigi Amitrano, Nella Serpa, considerata un capo della ‘ndrangheta nel Cosentino, Maria Licciardi detta “‘a Piccerella”, parte dell’Alleanza di Secondigliano.
Terrorismo
Detenute e condannate all’ergastolo con il 41bis anche due esponenti femminili delle Nuove Brigate Rosse, ovvero Nadia Desdemona Lioce e Laura Proietti.
Entrambe sono state accusate per gli attentati a Massimo D’Antona e Marco Biagi, rispettivamente nel 1999 e nel 2002. Condannata all’ergastolo era anche la loro “compagna” Diana Blefari, che si è suicidata nel 2009 dopo che le era stata notificata la conferma della sentenza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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