"Quattordici coltellate al marito". Confermato l'ergastolo per Lucia Finetti

Confermato per Lucia Finetti l'ergastolo. La donna due anni fa ha brutalmente ucciso con 14 coltellate l'ex marito

"Quattordici coltellate al marito". Confermato l'ergastolo per Lucia Finetti
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Lucia Finetti, la 53enne accusata di aver ucciso il proprio marito, Roberto Ianello il 12 giugno del 2021 con quattordici coltellate è stata condannata all’ergastolo. Alla fine, dopo quasi due anni di processi, la Corte d’Assise di Milano ha accolto la richiesta della procura, confermando l’accusa per omicidio volontario.

La ricostruzione della tragedia

Il tremendo omicidio si è consumato il dodici giugno di due anni fa. La donna aveva dato appuntamento al marito con la scusa di aiutarla a migliorare la guida della macchina. Una volta saliti entrambi sopra l’autovettura i due avrebbero iniziato a litigare pesantemente. Dalle parole, la donna è passata ai fatti, uccidendo il proprio uomo. "Non ricordo nulla, ero sotto choc. - queste le parole della Finetti pronunciate durante l'interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari - Se l'ho fatto, è stato per legittima difesa perché lui era furioso per questioni di soldi”.

L'identikit dell'assassina

La donna era una casalinga, aveva una passione per la cartomanzia, tanto da dare addirittura delle videolezioni online ad altre persone. Secondo la Procura avrebbe ucciso il proprio marito per ragioni economiche. Nel corso del processo venne disposta anche una perizia psichiatrica, ma secondo lo specialista Finetti al momento dell’omicidio era capace di intendere e di volere. L’avvocato difensore della donna aveva chiesto la legittima difesa, non era riuscito ad ottenerla. Comunque sia Lucia Finetti è stata assolta dall’accusa di porto di coltello ed è stata esclusa l’aggravante della premeditazione. La Corte di Milano ha riconosciuto verso i famigliari un risarcimento che ammonta a circa centomila euro. Le motivazioni della sentenza saranno leggibili tra novanta giorni.

I social si dividono per la sentezza

La notizia della sentenza ha fatto il giro dei social network in poche ore. “Giusta la sentenza! - ha commentato un uomo sotto un post - non devono esistere sconti di pena in base al genere, un omicidio rimane sempre un omicidio, e questo è uno dei più crudeli di cui io abbia mai letto”.

“Chissà cosa le avrà fatto soffrire il marito - scrive una donna sotto lo stesso post - per portare questa povera anima a una scelta così tragica, non si agisce mai senza una giusta motivazione, magari lui la maltrattava, o peggio…”.

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