Uccisa e seviziata a Santo Domingo: "El Chino" condannato per omicidio

Il dominicano Antonio Lantigua è stato condannato a 30 anni di reclusione per l'omicidio di Claudia Lepore, trovata priva di vita nel frigorifero della sua villa nel 2021. Secondo la famiglia della vittima però, il quadro non è ancora completo

Un primo piano di Claudia Lepore
Un primo piano di Claudia Lepore
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L'assassino, che aveva già confessato, è stato condannato proprio nelle scorse ore a trent'anni di reclusione. I familiari della vittima chiedono però alla magistratura un ulteriore sforzo volto a fare piena chiarezza: a loro dire, l'uomo sarebbe stato sì l'esecutore dell'omicidio, ma non il mandante. Questi gli ultimi sviluppi legati al "caso" di Claudia Lepore, la cinquantanovenne originaria di Carpi (in provincia di Modena) uccisa a Santo Domingo nel 2021. Una vicenda che destò scalpore: la donna fu trovata priva di vita nella villa caraibica che possedeva. Il suo cadavere, legato ed imbavagliato, fu rinvenuto nel frigorifero dell'abitazione e presentava evidenti segni di sevizie sessuali. Già a pochi giorni di distanza dal delitto, la polizia dominicana individuò il principale indiziato in un artigiano locale, il quarantottenne Antonio Lantigua.

"El Chino", questo il suo soprannome, venne accusato di aver strangolato Claudia, dopo essersi introdotto nella sua casa. E proprio ieri, il tribunale locale lo ha come detto giudicato colpevole. Tutto finito? Non proprio a quanto sembra, per almeno due motivi. Il primo è che potrebbe teoricamente impugnare la sentenza, visto che si tratta del verdetto di primo grado. Il secondo è che Anna Lepore, sorella di Claudia, si è detta dubbiosa circa il fatto che il Chino abbia agito da solo. Tanto più che lo stesso Lantigua, nelle ore immediatamente successive al suo arresto, disse di aver operato su input di Ilaria Benati (l'ex-compagna della defunta, con la quale si era trasferita a Santo Domingo nel 2010) e di Jacopo Capasso, suo socio in affari. Sulla base di quanto confessato dal dominicano, le indagini riguardarono in un primo momento anche Capasso e Benati, i quali furono tuttavia prosciolti dalle accuse.

"Siamo soddisfatti che Antonio Lantigua, detto El Chino, reo confesso, sia stato condannato a trent'anni di reclusione per avere ucciso materialmente mia sorella Claudia - ha dichiarato Anna Lepore al quotidiano Il Resto del Carlino - ma la soddisfazione non è totale, perché El Chino non può aver fatto tutto da solo: continuiamo ad avere dei dubbi su come siano andate davvero le cose e quello che noi vogliamo è piena giustizia".

Risulterebbe oltretutto pendente un giudizio di impugnazione della sentenza di proscioglimento di Benati e Capasso, senza contare che l'avvocato della famiglia Lepore ha posto l'accento sui messaggi che i due avrebbero scambiato con Lantigua. La prossima udienza è quindi stata fissata per il prossimo 21 luglio, quando la giustizia dominicana dovrebbe pronunciarsi su questo ricorso: a breve dovrebbero quindi esserci ulteriori sviluppi.

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