L’Iran trattiene il fiato in attesa di capire quali siano le condizioni del suo presidente. L’elicottero sul quale stava viaggiando Ebrahim Raisi, diretto nella provincia iraniana dell'Azerbaigian orientale, è infatti rimasto coinvolto in quello che sembrerebbe essere un grave incidente. I media di Teheran parlano di un atterraggio di emergenza ma, a distanza di ore dall’accaduto, Raisi risulterebbe ancora disperso. Ma chi è Ebrahim Raisi? In poche parole: un protetto del leader supremo dell’Iran, Ali Khamenei, nonché il suo potenziale successore per la posizione di vertice all’interno della teocrazia sciita del Paese.
L’identikit di Ebrahim Raisi
Raisi, 63 anni, è una delle figure apicali del sistema politico dell’Iran. È stato a capo della magistratura iraniana, prima di candidarsi senza successo alla presidenza nel 2017 contro Hassan Rouhani, il religioso (relativamente) moderato che, nei panni di presidente, fu l’artefice dell’accordo nucleare di Teheran del 2015 con le potenze mondiali. Nel 2021, Raisi si è candidato di nuovo alle elezioni presidenziali, ottenendo quasi il 62% dei consensi e vincendo la tornata.
La notizia dell’incidente del suo elicottero ha immediatamente attirato l’attenzione del mondo intero sul leader iraniano, che già deve affrontare sanzioni da parte degli Stati Uniti e di altre nazioni per il suo coinvolgimento nell'esecuzione di massa di prigionieri nel 1988. Come se non bastasse, Washington ha sanzionato Raisi nel 2019 "per la sua supervisione amministrativa sulle esecuzioni di individui che erano minorenni al momento del crimine e per la tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti dei prigionieri in Iran, comprese le amputazioni".
Una figura chiave dell’Iran
L’Iran è governato dal suo leader supremo, l’Ayatollah Ali Khamenei. Ma, come presidente, Raisi è spesso apparso in prima pagina, ad esempio sostenendo l'arricchimento dell'uranio del Paese fino a livelli prossimi a quelli di un'arma militare.
Lo scorso aprile, il leader attualmente disperso ha anche sostenuto l’attacco a Israele in un massiccio assalto che ha visto oltre 300 droni e missili lanciati contro lo Stato ebraico in risposta a un sospetto attacco israeliano che ha ucciso generali iraniani nel complesso dell’ambasciata del paese a Damasco, in Siria.
Tra gli altri aspetti da considerare, si ritiene che l’Iran di Raisi abbia armato la Russia nella sua guerra contro l’Ucraina e fornito armi a vari gruppi attivi in Medio Oriente, come i militanti Houthi dello Yemen - che hanno interrotto le rotte di navigazione nel Mar Rosso – e gli Hezbollah libanesi.
La presidenza di Raisi è contrassegnata inoltre dalle massicce proteste scoppiate nel 2022 per la morte in custodia di Mahsa Amini, 22 anni. Amini, una curda iraniana, era stata arrestata con l'accusa di aver violato il rigido codice di abbigliamento delle donne della Repubblica islamica.
La sua morte ha provocato un'ondata di proteste a livello nazionale e all'estero.L'agenzia di stampa iraniana Fars, itanto, ha chiesto di "pregare" per Ebrahim Raisi, il presidente iraniano coinvolto in un incidente di elicottero di cui non si conosce ancora la sorte.
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