Cina e Russia "schierano" la Sco alle porte d'Europa: ecco cosa vuol dire

La Bielorussia è ufficialmente entrata a far parte della Sco, l'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, alleanza di Paesi principalmente asiatici guidata da Mosca e Pechino

Cina e Russia "schierano" la Sco alle porte d'Europa: ecco cosa vuol dire
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La Bielorussia è diventata ufficialmente il decimo Stato membro dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco). Il leader di Minsk, Aleksandr Lukashenko, ha ringraziato il Kazakistan, che ospita il summit di quest'anno, anche per "il contributo a facilitare l'adesione della Bielorussia come membro della Sco, un evento che per la storia della Bielorussia è una pietra miliare". Non una notizia da trascurare, considerando che i principali protagonisti del vertice in corso ad Astana sono il presidente russo, Vladimir Putin, e quello cinese Xi Jinping. E che il gruppo è stato fondato nel 2001 da Cina, Russia e quattro nazioni ex sovietiche dell'Asia centrale, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan, per promuovere la sicurezza regionale e la cooperazione economica, viene spesso descritto come l'"anti Nato".

La mossa di Cina e Russia

"Riteniamo che nel 21esimo secolo sia un imperativo costruire una sicurezza globale autentica e indivisibile", ha detto Lukashenko nel suo intervento al vertice. Il blocco rappresenta circa il 40% della popolazione mondiale e, ha affermato il presidente bielorusso, "i Paesi della maggioranza globale dovrebbero prendere l'iniziativa dal momento che l'Occidente autoreferenziale ed egoista non ci è riuscito". "Cari capi di Stato, la decisione sulla piena adesione della Repubblica di Bielorussia alla Sco è stata presa", ha invece affermato il presidente kazako, Kassym-Jomart Tokayev, che si è poi congratulato lo stesso Lukashenko. "In un breve periodo di tempo, il vostro Paese ha completato tutte le procedure necessarie per diventare membro a pieno titolo dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai", ha aggiunto Tokayev.

Fumata bianca, dunque, per l'ingresso della Bielorussia nella Sco. Ma di cosa stiamo parlando? Il gruppo, come detto, comprende Cina, Russia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan; in seguito si sono aggiunti altri membri, come India, Pakistan e Iran, mentre Turchia, Arabia Saudita ed Egitto fungono da osservatori. Nel suo intervento Putin ha sottolineato l'attenzione del blocco nel garantire la sicurezza dei suoi membri e ha osservato che la Sco creerà un centro dedicato che coordinerà la risposta alle varie sfide di sicurezza. Ha aggiunto che i membri del gruppo approveranno anche un programma speciale per combattere il separatismo e l'estremismo.

Xi, dal canto suo, ha invitato i membri della Sco a mostrare solidarietà di fronte alle "reali sfide dell'intervento e della polarizzazione", secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ufficiale Xinhua. "Di fronte alla minaccia reale della mentalità della guerra fredda, dobbiamo salvaguardare la linea di fondo della sicurezza", ha chiarito il presidente cinese.

Il ruolo della Bielorussia

Prima di volare ad Astana per il vertice della Sco, Lukashenko aveva dichiarato che il livello delle capacità di difesa dell'Unione statale era più elevato che mai. "L'ispezione del raggruppamento regionale congiunto di truppe di Bielorussia e Russia, il primo addestramento con le forze nucleari non strategiche (...) hanno dimostrato che il livello di capacità di difesa della nostra unione è più alto che mai", ha osservato il capo di Stato di Minsk.

L'ingresso della Bielorussia nell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco), ha quindi puntualizzato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rappresenta "una grande acquisizione" per il gruppo. "Diamo il benvenuto all’ingresso della Bielorussia nella Sco - ha affermato Peskov - Si tratta del nostro alleato più importante. L’adesione alla Sco è nell’interesse della Bielorussia". L'ingresso di Minsk, ha insistito, "sarà, ovviamente, un grande vantaggio per l'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai.

Pertanto, questo è un interesse reciproco". In termini concreti, l'ingresso della Bielorussia rappresenta una spina nel fianco in più nei confronti dell'Unione europea e, più in generale, dell'intero Occidente.

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