Trentotto morti e oltre cento dispersi è il bilancio in Congo del naufragio di un traghetto sovraccarico di persone che tornavano a casa per Natale. L'imbarcazione si è rovesciata nel fiume Burisa nella tarda serata di ieri, secondo quanto riferito da funzionari locali e testimoni oculari. Nelle aree remote da cui proviene la maggior parte dei passeggeri, molti non possono permettersi il trasporto pubblico per le poche strade disponibili. Così, in prossimità delle feste, queste carrette diventano sovraccariche.
L'incidente è avvenuto meno di quattro giorni dopo che un'altra imbarcazione nel nord-est del Paese si è ribaltata. Venti persone dovrebbero essere state tratte in salvo, in oltre 24 ore di soccorsi. Il traghetto stava viaggiando nel nord-est del Congo come parte di un convoglio di altre imbarcazioni, e i passeggeri erano principalmente commercianti di Mbandaka e del territorio di Bolomba che tornavano a casa per Natale, ha riferito Joseph Joseph Kangolingoli, il sindaco di Ingende, l'ultima città prima dell'incidente. Secondo le testimonianze, il traghetto conteneva più di 400 persone avendo fatto scalo in due porti, Ingende e Loolo, sulla strada per Boende: quindi c'è motivo di credere che ci siano molti altri morti nelle acque dell'incidente.
Nesty Bonina, membro del governo locale e figura di spicco della città di Mbandaka, capoluogo della provincia dell'Equateur dove il traghetto è affondato, ha dichiarato di “condannare l'opacità delle autorità del settore” per quanto riguarda il modo in cui hanno gestito i più recenti ribaltamenti. “Come può una nave navigare di notte sotto l'occhio vigile degli agenti del servizio fluviale? E ora stiamo registrando più di cento morti”, ha lamentato Bonina.
Il rovesciamento di imbarcazioni sovraccariche si verifica spesso in questa nazione dell'Africa centrale, mentre un numero crescente di persone abbandona le poche strade disponibili per imbarcazioni di legno che si sgretolano sotto il peso dei passeggeri e delle loro merci, per motivi di sicurezza. Nonostante i continui avvertimenti da parte dei funzionari congolesi sui pericoli del sovraccarico, il rispetto delle misure di sicurezza rimane basso. Molti residenti in aree remote fanno affidamento su questi traghetti a causa di alternative limitate e costose. Centinaia di persone sono già state uccise o dichiarate disperse in questi incidenti dall'inizio di quest'anno.
Agli inizi di ottobre almeno 78 persone sono morte dopo che un traghetto si è rovesciato sul
lago Kivu, a poche centinaia di metri dalla sua destinazione. L'imbarcazione, che proveniva dalla città di Minova, nel Sud Kivu, è affondata mentre giungeva sulla riva di Goma. A bordo c'erano 278 passeggeri.
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