Il giorno dopo lo schianto dell’aereo dell’Azerbaigian Airlines, precipitato ad Aktau (Kazakistan) causando 38 vittime, non si fa che parlare delle possibili cause. La prima ipotesi circolata è che l'incidente possa essere stato causato da una collisione tra i motori dell'aereo e uno stormo di uccelli. Ma alcune immagini della carlinga dell’aereo mostrerebbero dei fori sulla carlinga che non possono far pensare a dei colpi di arma da fuoco.
Chi potrebbe aver colpito l'aereo mentre era in volo? Il quotidiano britannico Guardian citando media russi scrive che il velivolo "potrebbe essere stato abbattuto dalle difese aeree russe, che lo hanno scambiato per un drone ucraino". Andriy Kovalenko, capo del Centro per la lotta alla disinformazione presso il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina, riferisce che "l’aereo Embraer 190 di una compagnia aerea azera, in rotta da Baku a Grozny, è stato abbattuto da un sistema di difesa aerea russo".
Alcuni media russi indipendenti sostengono che l’aereo potrebbe essere stato abbattuto da un missile terra-aria delle forze di Mosca. Questa ipotesi viene rilanciata anche dai media ucraini. Il possibile utilizzo di sistemi di difesa aerea sarebbe in linea con diversi resoconti secondo i quali la Cecenia è stata attaccata da droni la mattina del 25 dicembre. In particolare, secondo il media indipendente russo Meduza, le immagini dell’aereo azero caduto mostrano tracce compatibili con quelle di un impatto da missile. Alcuni sopravvissuti, inoltre, hanno raccontato di aver sentito un’esplosione mentre l’aereo era in volo. L’iniziale ipotesi di uno scontro con uno stormo di uccelli sembra ormai esclusa.
In esclusiva a Euronews alcune fonti governative azere hanno confermato che un missile terra-aria dei sistemi di difesa russi ha causato lo schianto del volo. Il missile è stato lanciato durante un’attività di droni sopra Grozny, con le schegge che hanno colpito i passeggeri e l’equipaggio della cabina esplodendo accanto all’aereo. All’aereo danneggiato non sarebbe stato permesso l'atterraggio in alcun aeroporto russo, nonostante la richiesta dei piloti, ordinando loro di volare attraverso il Mar Caspio verso Aktau, in Kazakistan. I sistemi di navigazione Gps dell’aereo sarebbero stati bloccati durante tutto il percorso di volo sopra il mare.
Oltre alle 38 persone morte nello schianto del velivolo, ci sono ventinove feriti ricoverati in ospedale, tra cui due bambini. Undici sono in condizioni stabili e gravi. A bordo dell'aereo si trovavano 62 passeggeri e cinque membri dell'equipaggio, due di questi ultimi si sono salvati, Tra i passeggeri 16 erano russi, 37 cittadini dell'Azerbaigian, sei del Kazakistan e tre del Kirghizistan.
Nel pomeriggio di ieri, dopo ore di ricerche, è stata trovata la scatola nera contenente la registrazione delle comunicazioni della cabina di pilotaggio del volo. L'analisi attenta di tutti i dati permetterà di ricostruire la dinamica di quanto è accaduto.
"L’indagine sullo schianto dell’aereo sarà condotta dalle forze dell’ordine del Kazakistan", ha fatto sapere il vice primo ministro della Repubblica, capo della commissione governativa Kanat Bozumbayev. "Nell’ambito del procedimento penale, gli esami saranno condotti in collaborazione con i servizi dei paesi limitrofi. Non oso fare dichiarazioni preliminari. Anche le conclusioni preliminari sono impossibili. Ci sono specialisti che svolgeranno il lavoro e gli esami necessari. Non posso ancora dire nulla", ha sottolineato Bozumbayev.
"Sarebbe sbagliato fare ipotesi prima
che gli investigatori giungano a delle conclusioni", ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Non lo faremo noi e non dovrebbe farlo nessun altro. Dovremmo aspettare la fine delle indagini".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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