I punti chiave
Ha attaccato Abu Mazen, definendo il suo silenzio "vergognoso". Ha puntato il dito contro l'Iran, accusando Teheran di aver sostenuto Hamas. Ha quindi messo al bando lo stesso gruppo islamico ed esortato Egitto, Turchia e Qatar a svolgere un ruolo di mediatori nella crisi israeliana. Olaf Scholz ha messo nero su bianco la posizione della Germania in una dichiarazione di governo fatta al Bundestag.
Hamas al bando in Germania
Scholz è stato chiarissimo nel sottolineare il massimo sostegno della Germania nei confronti di Israele. "In questo momento, c'è un solo posto per la Germania: quello saldamente al fianco di Israele", ha dichiarato il cancelliere tedesco, spiegando che la sicurezza di quel Paese è "la ragion di Stato della Germania". Non è mancato, nelle sue parole, un riferimento al passato di Berlino: "La nostra storia, la nostra responsabilità derivante dall'Olocausto, ci impone il dovere perenne di difendere l'esistenza e la sicurezza dello Stato di Israele".
Allo stesso tempo, Scholz ha fatto sapere che il ministero federale degli Interni vieterà ad Hamas di operare in Germania. "Un'associazione come Samidoun, i cui componenti festeggiano in strada i più brutali atti di terrore, sarà vietata in Germania. La nostra legge sulle associazioni è una spada affilata e noi, in quanto Stato forte e di diritto, la useremo in questo caso", ha aggiunto l'erede politico di Angela Merkel.
Il riferimento del cancelliere, implicito, è chiaramente alla manifestazione di circa 50 persone che lo scorso sabato, il giorno dell'attacco di Hamas a Israele, si erano radunate a Neukoelln, un distretto sud-orientale di Berlino per una manifestazione pro palestinese indetta da Samidoun. I suoi militanti, nel pomeriggio, avevano distribuito dolci a passanti "per celebrare la vittoria della resistenza", come aveva scritto su Instagram la stessa organizzazione.
Le accuse di Scholz
Scholz ha quindi lanciato pesanti accuse nei confronti dell'Iran. La Germania ritiene che, senza il sostegno iraniano, Hamas non sarebbe stata in grado di attaccare Israele. "Non abbiamo fino a questo momento prove tangibili che l'Iran abbia sostenuto concretamente quest'attacco lanciato da Hamas, ma è evidente per noi che senza il sostegno iraniano degli ultimi anni, Hamas non sarebbe stata in grado di lanciare attacchi senza precedenti sul territorio israeliano", ha sottolineato il cancelliere.
Lo stesso Scholz è quindi passato a parlare dell'autorità autonoma palestinese. "Dov'è la chiara condanna della violenza terroristica da parte loro e del suo presidente, Mahmoud Abbas? Io dico: il loro silenzio è vergognoso", ha tuonato. "Abbiamo messo sotto esame tutta la nostra cooperazione allo sviluppo con i Territori palestinesi", ha quindi ribadito il cancelliere.
Infine il capitolo diplomatico.
"Sarebbe irresponsabile, in questa situazione drammatica, non utilizzare tutti i contatti che possono essere utili", ha dichiarato Scholz riferendosi esplicitamente al proprio essere "in stretto contatto" con il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi, con quello turco Recep Tayyip Erdogan e con l'Emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al Thani, che sarà ricevuto nelle prossime ore a Berlino. "Tutti e tre possono svolgere un ruolo importante nella mediazione e nella de-escalation della situazione attuale", ha concluso il cancelliere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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