Guerra sotterranea e armi di distruzione di massa: cosa c'è dietro le esercitazioni Usa

Stati Uniti e Corea del Sud sono impegnati a tenere le esercitazioni congiunte Freedom Shiled. Tra le varie attività effettuate ce ne sono alcune altamente indicative

Guerra sotterranea e armi di distruzione di massa: cosa c'è dietro le esercitazioni Usa
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In questi giorni, e fino al prossimo 20 marzo, gli eserciti di Stati Uniti e Corea del Sud sono impegnati a tenere le esercitazioni congiunte Freedom Shiled. Tra le varie attività effettuate ce ne sono alcune altamente indicative. Le truppe di Washington e Seoul si sono infatti preparate per infiltrarsi in Corea del Nord in caso di emergenza ed eliminare qualsiasi arma di distruzione di massa nemica, comprese le armi nucleari, ma anche ad identificare gli ingressi dei bunker nordcoreani in vista di una fantomatica e ipotetica guerra sotterranea.

Le esercitazioni di Usa e Corea del Sud

Andiamo con ordine. Parallelamente all'esercitazione Freedom Shield, la 25a divisione di fanteria dell'esercito sudcoreano e la 2a divisione di fanteria Usa/divisione combinata Corea del Sud-Stati Uniti hanno organizzato un'attività congiunta in un sito di addestramento a Paju, provincia di Gyeonggi. Durante l'addestramento, hanno scritto i media di Seoul, una squadra di ricognizione delle forze speciali ha simulato un'infiltrazione in territorio nemico e la scoperta di una sospetta struttura di armi di distruzione di massa.

I militari hanno quindi utilizzato dei droni per verificare dettagli come le dimensioni del sito e il numero di soldati prima di eliminare i nemici e mettere in sicurezza la struttura. L'esercitazione ha coinvolto circa 500 soldati delle forze alleate e circa 50 pezzi di equipaggiamento, compresi veicoli aerei senza pilota. In altre parole, i partecipanti sono stati incaricati di rimuovere armi di distruzione di massa nucleari, chimiche, biologiche e radiologiche.

Prepararsi alla guerra sotterranea

Nell'ambito di Freedom Shield, invece, le truppe dei due Paesi alleati hanno condotto esercitazioni congiunte per contrastare l'ampia rete di installazioni militari sotterranee della Corea del Nord. Queste specifiche attività hanno coinvolto circa 370 soldati. Guidate dal Ground Operations Command, sono servite ad addestrare i soldati alle tattiche di combattimento nelle strutture sotterranee nordcoreane in caso di guerra.

L'esercitazione ha previsto l'addestramento delle truppe all'uso di esplosivi per intrappolare il nemico all'interno di tunnel, nonché di droni di piccole dimensioni, tra cui il Black Hornet dell'esercito statunitense, per condurre operazioni di ricognizione.

Secca la risposta di Pyongyang, secondo cui Washington e Seoul dovrebbero "prendere sul serio il segnale inquietante delle pericolose esercitazioni militari congiunte Usa-Corea del Sud e interrompere immediatamente una simulazione di guerra nucleare, la causa principale del peggioramento della situazione di sicurezza nella penisola coreana".

La posizione di Pyongyang

Nel frattempo, la Corea del Nord ha criticato oggi la dichiarazione congiunta dei ministri degli Esteri del G7 riunitisi la scorsa settimana in Canada, che ha chiesto a Pyongyang di rinunciare alle sue armi nucleari, e ha avvertito che il suo status di potenza nucleare non cambierà, indipendentemente dal fatto che il mondo esterno lo riconosca o meno.

La Nord Corea ha ribadito inoltre l'intenzione di rafforzare ulteriormente il suo deterrente nucleare "sia in termini di qualità che di quantità", secondo un comunicato del ministero degli Esteri nordcoreano riportato dall'agenzia di stampa ufficiale Korean Central News Agency.

Nella nota, il ministero degli Esteri nordcoreano accusa il G7 di aver preso posizione contro "il legittimo esercizio" dei diritti sovrani di Pyongyang, e sostiene sia il G7 a concentrarsi su una "proliferazione nucleare illegale e maligna" col pretesto della condivisione nucleare o della deterrenza estesa.

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