Afroamericano inneggia a Hitler durante la marcia pro-Israele: "Doveva finire gli ebrei"

Parole choc di un attivista afroamericano alla marcia pro-Israele. "Adolf Hitler avrebbe dovuto finirvi tutti!" ha esclamato nel bel mezzo della folla che sfilava al National Mall di Washington Dc

Afroamericano inneggia a Hitler durante la marcia pro-Israele: "Doveva finire gli ebrei"
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Inneggia ad Adolf Hitler e all'Olocausto degli ebrei alla marcia pro-Israele. Un manifestante di colore ha esclamato una frase sconcertante in occasione della marcia pro-Israele organizzata a Washington, Dc, il 14 novembre dalle associazioni ebraiche: "Heil Hitler! He should have finished you all off!" ha affermato, che tradotto significa Hitler "avrebbe dovuto finirvi tutti!". L'attivista afroamericano lo ha detto nel bel mezzo del corteo dei manifestanti che si sono riuniti ieri a Washington, Dc, per protestare contro l'antisemitismo in ascesa in tutto il mondo. Antisemitismo che purtroppo non è mancato nemmeno in quest'occasione. La marcia, organizzata in partnership dalla Jewish Federations of North America e dalla Conference of Presidents of Major American Jewish Organizations, ha visto la partecipazione di centinaia di migliaia di persone radunate al National Mall di Washington. Un evento, spiegano gli organizzatori, che rappresenta un'occasione per tutti gli americani di riunirsi in solidarietà con il popolo di Israele, al fine di "dimostrare il nostro impegno nei confronti del più importante alleato dell'America in Medio Oriente" e per "condannare la crescente tendenza alla violenza e alle molestie antisemite e per chiedere il rilascio immediato e sicuro di ogni ostaggio".

Presenti anche i familiari degli ostaggi

La scena shock del manifestante di colore che inneggia ad Adolf Hitler e all'Olocausto si è svolta davanti ai familiari degli ostaggi di Hamas. Durante la marcia, hanno parlato diversi esponenti politici bipartisan che hanno voluto manifestare la loro vicinanza nei confronti dello stato ebraico dopo l'attacco terroristico di Hamas dello scorso 7 ottobre. "Siamo al vostro fianco e non ci fermeremo finché non riceverete tutta l’assistenza di cui avete bisogno", ha affermato Chuck Schumer, democratico di New York e, in qualità di leader della maggioranza al Senato, il più alto funzionario eletto ebreo nel Paese, riporta il New York Times. Presente anche lo Speaker repubblicano della Camera, Mike Johnson. "Le richieste di cessate il fuoco sono oltraggiose", ha detto, mentre la folla scandiva slogan contro la richiesta di cessate il fuoco che proviene da diverse Ong - come Amnesty International - e da organizzazioni internazionali come l'Onu. "Israele cesserà la sua controffensiva quando Hamas cesserà di rappresentare una minaccia per lo Stato ebraico". Artisti, studenti e anche i parenti degli sondaggi hanno preso la parola durante la marcia pro-Israele, collegando la guerra in corso a Gaza alla lunga storia della persecuzione ebraica, dall'antico Egitto al regime nazista.

Una risposta alle manifestazioni pro-Palestina

La grande marcia pro-Israele di Washington, Dc, ha rappresentato una risposta delle organizzazioni ebraiche presenti negli Stati Uniti alle manifestazioni pro-Palestina svoltesi in tutto il mondo nelle scorse settimane. Un modo per ribadire il sostegno degli Usa al suo più importante e prezioso alleato nella regione.

Manifestazione che ha goduto di un sostegno bipartisan, di esponenti democratici e repubblicani, oltre alla partecipazione di migliaia di persone provenienti da ogni angolo degli Stati Uniti. Un successo macchiato dalle parole shock dell'attivista che ha inneggiato a Hitler e all'Olocausto nel bel mezzo della marcia.

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