I suoi genitori hanno chiesto ai giudici dell'Alta Corte di dare un futuro alla loro bimba, impedendo ai medici del Queen's Medical Centre di Nottingham, in Inghilterra, di sospendere le cure che la tengono in vita, abbandonandola così al suo destino: la triste storia della piccola Indi sta facendo in queste ore il giro del web, toccando il cuore dei cittadini inglesi.
Da un lato il personale medico del nosocomio, che ritiene sia più umano lasciarla morire, dall'altra la mamma e il papà chiedono più tempo perché convinti che la piccola possa migliorare. Indi, di sei mesi d'età, combatte contro una malattia mitocondriale, ma ciò nonostante risponde agli stimoli e ha voglia di combattere, spiegano i genitori al Daily Mail.
"È una bambina forte e una vera combattente", ha raccontato il padre Dean Gregory al quotidiano inglese,"merita una possibilità nella vita. L'ospedale vuole abbandonarla e per questo siamo decisamente inorriditi". Ricoverata nel reparto di terapia intensiva pediatrica del Queen's Medical Center di Nottingham, la piccola è assistita con amore dai genitori e dalle sorelle maggiori.
Dean e Claire vivono nell'angoscia in attesa di venerdì, quando avrà luogo l'udienza legale che determinerà il destino della loro bambina. I medici del nosocomio di Nottingham riferiranno al giudice che è nel "miglior interesse" di Indi non ricevere cure per "sostenerla in vita" qualora le condizioni dovessero peggiorare ulteriormente.
Dopo aver creato appositamente una pagina GoFundMe, Dean Gregory ha raccontato la vicenda della sua bimba. "Indi è stata in ospedale per tutta la sua breve vita, e ha avuto alti e bassi", ammette il papà, "ma durante le fasi più tranquille è stata in un reparto normale: era perfettamente in grado di respirare da sola e faceva i suoi versetti pieni di gioia".
Oltre ciò, precisa Claire, "non soffre e trova un evidente conforto dalla presenza della sua mamma e del suo papà, perché il battito cardiaco è stabile e calmo quando viene coccolata tra le nostre braccia". Tutto ciò che Dean e Gregory chiedono è avere più tempo affinché le condizioni della bimba si stabilizzino, così da poterla riportare a casa e farla vivere serenamente in un ambiente che per la prima volta nella sua vita finalmente non sia una camera d'ospedale.
"Sappiamo che non sarà mai uguale agli altri bambini, perché ha diverse disabilità", proseguoni i genitori della piccola Indi, "ma ci spezza il cuore a pensare che i medici non vogliano darle questa possibilità di vita". Bisognerà attendere ora con tanta speranza il pronunciamento dell'Alta Corte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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