Alta tensione nelle acque del Mar Cinese Meridionale, dove la questione Taiwan continua a tenere l'opinione pubblica con il fiato sospeso. Nelle ultime ore l'esercito cinese ha dichiarato di aver schierato forze navali e aeree nei pressi dello Stretto di Taiwan per monitorare e allertare un aereo da pattugliamento della Marina statunitense che stava sorvolando la zona, e denunciato gli Usa per aver tentato di "ingannare" la comunità internazionale. La 7a flotta della Marina statunitense ha specificato in un comunicato che un P-8A Poseidon "è transitato attraverso lo Stretto di Taiwan, nello spazio aereo internazionale", avvalorando la versione cinese ma ribadendo, al tempo stesso, di avere rispettato "il diritto internazionale". Dal canto suo, Pechino ha criticato il volo definendolo una "campagna pubblicitaria", e chiarito di aver monitorato il velivolo americano durante tutto il percorso e di aver risposto "efficacemente" alla situazione.
Cosa è successo nello Stretto di Taiwan
Partiamo dall'aereo militare Usa che ha sorvolato i cieli dello Stretto di Taiwan. Nel contesto dell'aumento delle tensioni tra la Cina e le autorità dell'isola, la Marina statunitense ha specificato in un comunicato che il P-8A Poseidon ha operato "in linea con il diritto internazionale", e che "gli Stati Uniti difendono i diritti di navigazione e le libertà di tutte le nazioni". "Il sorvolo dell'aereo nello Stretto di Taiwan dimostra l'impegno degli Stati Uniti per una regione indo-pacifica libera e aperta", ha aggiunto la stessa Marina, sottolineando che "l'esercito americano vola, naviga e opera ovunque lo consenta il diritto internazionale".
"Le pertinenti dichiarazioni degli Stati Uniti distorcono i principi giuridici, confondono l'opinione pubblica e fuorviano le percezioni internazionali", ha invece risposto l'Eastern Theatre Command dell'esercito cinese. "Esortiamo la parte statunitense a smettere di distorcere e amplificare la situazione e a salvaguardare insieme la pace e la stabilità nella regione", ha quindi aggiunto il Dragone. Dal canto suo, il ministero della Difesa di Taiwan ha affermato che il P-8A stava volando in direzione nord attraverso lo Stretto e che l'esercito taiwanese lo stava monitorando nell'ambito di una "situazione normale".
In ogni caso, già lo scorso aprile l'esercito cinese aveva dichiarato di aver inviato aerei da combattimento per monitorare e allertare un Poseidon della Marina statunitense nello Stretto di Taiwan, in una missione che aveva avuto luogo solo poche ore dopo una chiamata tra i responsabili della difesa cinese e statunitense.
Simulazione da brivido
Questa settimana, intanto, i legislatori della Camera Usa hanno soppesato le prospettive di un conflitto nel 2026 tra Stati Uniti, Giappone e Cina per Taiwan, in una simulazione di guerra che ha messo in guardia sui costi devastanti per tutti i soggetti coinvolti. Le esercitazioni virtuali condotte dal Centro per gli studi strategici e internazionali (CSIS) hanno dimostrato come gli Usa e i loro alleati potrebbero sventare un assalto anfibio cinese, ma non senza subire a loro volta pesanti perdite.
I combattimenti potrebbero infatti causare circa 10.000 vittime, ha previsto il CSIS. Gli Stati Uniti rischierebbero di perdere 10-20 navi da guerra, due portaerei, 200-400 aerei e circa 3.000 soldati solo nelle prime tre settimane di combattimenti.
Sempre più analisti stanno intanto esortando i legislatori americani ad essere pronti ad agire rapidamente contro un eventuale attacco cinese a Taiwan. A loro avviso, la strategia utilizzata in Ucraina di aumentare gradualmente il sostegno di Taipei per respingere gli invasori russi non funzionerebbe nel Mar Cinese Meridionale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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